Borsa Milano parte debole, giù Tim, realizzi su Bper e Banco Bpm
MILANO, 19 marzo (Reuters) - - Avvio negativo a Piazza Affari, vittima di realizzi dopo un ciclo di diverse sedute positive consecutive. Nella notte chiusura negativa per le borse asiatiche e Wall Street, mentre il rendimento dei Treasuries Usa a 10 anni si è portato a 1,71%, i massimi da 14 mesi.
Pesante il calo del prezzo del petrolio, con un tonfo del 7% e con il Brent tornato sotto i 63 dollari al barile, bruciando quattro settimane di rialzi fra i timori che la domanda mondiale non sarà in grado di stare al passo con le attese.
Stabile lo spread del rendimento fra i titoli di Stato decennali italiani e tedeschi intorno ai 96 punti base.
"Oggi c'è un po' di ritracciamento, ma i movimenti sono un po' esasperati dalla scadenze dei futures su azioni e opzioni", osserva un trader.
Tra i titoli in evidenza:
Le dichiarazioni del Ceo di Unipol, Carlo Cimbri, che ha raffreddato le ipotesi di una fusione tra Banco Bpm e Bper, di cui è principale azionista, affermando che è difficile che possa avvenire entro l'anno, fanno scivolare sia Bper (-2,7%) sia Banco Bpm(-1,2%), salite di recente proprio su attese di M&A. Stornano anche le big Unicredit e Intesa Sanpaolo con ribassi intorno all'1%.
Tonfo per Telecom italia (-5,1%), giù anche le risparmio (-3,9%). Ieri il ministro dell'Innovazione Tecnologica Vittorio Colao ha detto che è necessario che si trovi nel più breve tempo possibile una soluzione sulla cosiddetta rete unica, ovvero l'integrazione della rete fissa di Tim con quella di Open Fiber, accennando anche a possibili piani B. Un trader parla di notizie contrastanti, "c'è un po' di confusione sulla rete unica".
Rimbalza Enel (+1,44%) dopo i risultati definitivi annunciati ieri e la cedola 2020. "L'utile e il dividendo sono sopra le attese e c'è più visibilità sulle politiche future", osserva un trader.
Il forte ribasso del prezzo del petrolio tira giù tutto il settore con Eni e Saipem in flessione dell'1,3%.
Infine recupera dai minimi di avvio seduta Poste Italiane che si muove piatta dopo l'annuncio del piano strategico al 2024.
(Giancarlo Navach, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)