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Borsa Usa scivola su nervosismo per decisioni Trump su immigrazione

(Reuters) - Inizio di settimana con segno decisamente negativo per la borsa Usa, con gli investitori sulla difensiva a causa dell'incertezza alimentata dagli ordini esecutivi del presidente Donald Trump per limitare spostamenti e immigrazione da alcuni Paesi.

La promessa di tagli alle tasse e di una regolamentazione semplificata aveva attratto gli investitori verso il mercato azionario dopo l'elezione di Trump a novembre, ma adesso comincia a prevalere la preoccupazione per il rischio potenziale delle politiche protezionistiche del neo presidente.

"La nuova settimana di trading inizia con una nota stonata, in un contesto in cui notizie macro chiave, le mosse della Fed, le ripercussioni internazionali e nazionali sulla posizione di Trump sull'immigrazione mettono gli investitori sulla difensiva", commenta in una nota Peter Cardillo, chief market economist di First Standard Financial.

L'indice di volatilità CBOE, barometro della 'paura' di Wall Street, balza del 16% ai massimi dal 23 gennaio.

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Intorno alle 16,30 italiane il Dow Jones cede lo 0,83%, tornando sotto la soglia dei 20.000 punti che mercoledì aveva superato per la prima volta nella sua storia. L'S&P 500 arretra dello 0,95% e il Nasdaq Composite dell'1,27%.

Tutti negativi i principali 11 indici settoriali dell'S&P, con il paniere dei tecnologici e quello dei finanziari particolarmente colpiti dalle vendite. Solo marginalmente debole invece il comparto delle utility , considerato difensivo.

Sull'S&P 500 pesano in particolare i cali di Facebook e Apple, che daranno i risultati questa settimana. Tra gli altri tecnologici colpiti dalla lettera anche Alphabet e Microsoft.

Tempur Sealy lascia sul terreno il 27% dopo l'annuncio dello stop ai contratti con la catena di materassi Mattress Firm in seguito a disaccordi su alcune modifiche.

In lettera anche le compagnie aeree come American Airlines, United Continental e JetBlue.