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Come fare emigrare l’azienda per scampare alla bancarotta

Banconote di euro in un'immagine d'archivio. REUTERS/Yves Herman

Lo avevano studiato bene. Un sistema “chiavi in mano” che consente all’azienda di evitare il fallimento e, di conseguenza, ai dirigenti di essere accusati del reato di bancarotta fraudolenta. Il sistema prevedeva che la società sul punto di fallire fosse trasferita in Bulgaria e acquista da un’altra già preesistente. Dopo un anno dalla cancellazione dal Registro delle Imprese in Italia, non può più essere dichiarato il fallimento e, quindi, contestato il reato di bancarotta.

Il sistema anti-fallimento “chiavi in mano” era stato proposto al gruppo Dorini, che vendeva veicoli commerciali Volvo. Il meccanismo mette in luce come ci siano ancora dei buchi neri sul piano dell’integrazione giuridica degli ordinamenti nazionali sulle crisi d’impresa. La Dia di Genova, indagando per un’altra inchiesta, ha acquisito alcune intercettazioni poi passate alla Procura di competenza di Piacenza.

L’organizzazione aveva lo scopo ben preciso di evitare il fallimento, il reato di bancarotta fraudolenta ma anche di conservare ai beni mobili e immobili che venivano trasferiti all’estero in società fittizie, alla faccia del fisco.