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Piazza Affari ha ancora potenziale al rialzo? I titoli suggeriti

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l'intervista realizzata ad Alessandro Cocco, trader di Tag Group, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'indice Ftse Mib e su diverse blue chips.

Nella seduta di ieri il Ftse Mib ha fallito l'attacco alla soglia dei 20.500 punti. Si aspetta ancora evoluzioni positive nel breve a Piazza Affari?

Anche alla luce della maggiore forza relativa espressa di recente da Piazza Affari rispetto a Wall Street, sul Ftse Mib confermo una view rialzista in attesa del raggiungimento di area 21.000. Fino a quando non verrà centrato questo target non consiglio di chiudere le posizioni long in essere, specie con riferimento ai titoli che seguono più da vicino l'indice.

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) breve mi aspetto la violazione dei 20.500 punti da parte del Ftse Mib, con primo obiettivo a 21.000 punti e target successivo in area 21.500.
In caso di ritracciamenti consiglio di fissare uno stop loss a 20.000 punti per le posizioni long aperte, mentre valuterei un ingresso al ribasso sull'indice solo in caso di ripiegamenti a 19.784 punti. Sotto questo livello mi posizionerei al ribasso con obiettivo area 19.000, ma personalmente non credo che ciò possa avvenire nell'immediato, confidando piuttosto in un ulteriore rialzo verso i 21.000/21.500 punti.

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Tra i bancari in avvio di settimana Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) è stato più penalizzato dalle vendite rispetto ad Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) . Quali indicazioni operative ci può fornire per questi due titoli?

Unicredit si trova i una fase di congestione e in caso di rottura decisa dei 15 euro potrà allunga il passo fino alla soglia dei 17 euro. Consiglio quindi di aprire posizioni long su rottura dei 15 euro, mentre in caso di rottura dei 13,5 euro valuterei un ingresso short con target i 12,5 euro.

Intesa Sanpaolo mostra un andamento più composto di Unicredit dal punto di vista grafico. Sul titolo si potrebbe provare uno short a 2,45 euro, con target a 2,3/2,25 euro, mentre un ingresso al rialzo lo valuterei a 2,58 euro, con obiettivo i 2,8 euro.

Telecom Italia (Amsterdam: TI6.AS - notizie) non è riuscito a superare quota 0,85 euro, mantenendosi comunque a poca distanza da questa soglia. Come valuta l'attuale impostazione del titolo?

Fino a quando Telecom Italia si manterrà al di sopra di 0,82/0,825 euro a mio avviso non sarà da valutare per un ingresso short, visto che il titolo potrebbe ancora rimbalzare e ripartire verso l'alto.
A 0,82 euro entrerei al ribasso con target a 0,8 euro, mentre per un ingresso long aspetterei area 0,85/0,86 euro, con obiettivo a 0,9 euro.

Se volessimo dare un target più ampio indicheremmo la soglia psicologica di 1 euro, che difficilmente però potrà essere raggiunta nell'arco di una settimana o poco più, salvo eventi esogeni che dovessero spingere in maniera forte le quotazioni.

Saipem (Londra: 0NWY.L - notizie) ieri è salito in netto controtendenza rispetto al mercato, arrivando a lambire quota 0,44 euro. Consiglierebbe di acquistare il titolo sui livelli attuali?

Saipem ieri è stato il migliore del Ftse Mib e si è spinto al test della resistenza a 0,44 euro, la violazione della quale potrebbe spingere i corsi verso area 0,48 euro, con eventuali allunghi fino agli 0,5 euro.
Per un'operatività short si può valutare un ingresso a 0,42 euro, con obiettivo a 0,4 euro e stop a 0,43 euro, ma personalmente preferirei intervenire su livelli più bassi a 0,39 euro, con target a 0,36 euro.

Nella seduta di ieri A2A (EUREX: 928195.EX - notizie) è stato tra i peggiori del Ftse Mib dopo i conti del 2016 e la presentazione del nuovo piano industriale. Quali strategie ci può suggerire per questo titolo?

Ieri A2A a toccato un massimo in area 1,45 euro, per poi imboccare la via del ribasso riportandosi al di sotto degli 1,4 euro. Su questo titolo al momento non valuterei nè operazioni short nè short, ma consiglierei di monitorare la resistenza a 1,45 euro.

Se venisse confermata la rottura del supporto a 1,39 euro avvenuta nella sessione di ieri, mi aspetto una prosecuzione delle vendite verso 1,35 euro, con eventuali estensioni poco probabili fino a 1,3 euro.
In caso di rottura degli 1,45 euro si potranno aprire posizioni long con obiettivo a 1,5/1,55 euro.

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