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Settore oil al traino del greggio. I titoli che valgono un buy

La buona intonazione mostrata oggi da Piazza Affari, che riesce a fare decisamente meglio della vigilia, contagia anche i titoli del settore oil. Questi ultimi beneficiano anche del rialzo dei prezzi del petrolio che ieri si sono fermati a 49,69 dollari, registrando la chiusura più alta dal 21 luglio scorso. Il greggio sta provando ad allungare leggermente il passo in queste ore, avvicinandosi progressivamente alla soglia tecnica e psicologica dei 50 dollari al barile, da cui è stato respinto di recente.

Intanto quest'oggi Saipem (Londra: 0NWY.L - notizie) scatta in avanti con un rally di quasi il 3,5%, muovendosi di pari passo con Tenaris (Amsterdam: TS6.AS - notizie) , mentre ENI (Londra: 0N9S.L - notizie) si apprezza dell'1,96%. Tra i titoli a minore capitalizzazione è ben intonata Saras che avanza dell'1,87%, mentre stona ERG (Londra: 0MHC.L - notizie) che scende in controtendenza rispetto al comparto con un calo dello 0,55%.

In attesa di vedere se le quotazioni dell'oro nero riusciranno o meno ad avere ragione di questo ostacolo, prendiamo in esame i principali protagonisti del comparto oil a Piazza Affari, per vedere se ci sono interessanti opportunità di acquisto.

Le (Taiwan OTC: 8490.TWO - notizie) strategie su ENI e Saipem

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Una di queste è sicuramente offerta da ENI che nei giorni scorsi ha ricevuto una promozione da Kepler Cheuvreux. Il broker ha migliorato il giudizio su ENI da "hold" a "buy", con un prezzo obiettivo che sale da 14,5 a 16 euro.
Il titolo è quello preferito dagli analisti di Kepler Cheuvreux nel comparto oil & gas visto che il gruppo si conferma leader indiscusso sul fronte dei costi che lo scorso anno sono stati del 24% inferiori alla media dei competitors.
In uno scenario caratterizzato da bassi prezzi del titolo, le azioni della società del cane a sei zampe appaiono molto interessanti alla luce del basso rapporto di indebitamento del gruppo, dei costi ridotti e dell'ampio portafoglio di E&P.

A scommettere su ENI (Euronext: ENI.NX - notizie) è anche Equita SIM che invita all'acquisto con un target price a 15,5 euro. Gli esperti della SIM milanese nelle loro stime ritengono che i prezzi dell'oro nero possano recuperare gradualmente ad un livello che possa incentivare le major ad incrementare la produzione per colmare il gap di offerta che si starebbe creando negli anni futuri.
Nello specifico, l’ipotesi sul greggio è pari a 40 dollari al barile nel 2016, a 50 dollari nel 2017 e a 65 dollari l'anno successivo.

Ben diversa la strategia suggerita per Saipem che secondo Icbpi resta da vendere con un fair value a 0,32 euro. Un giudizio confermato dopo che il gruppo si è aggiudicato una commessa onshore del valore di circa 180 milioni di euro da PetroRabigh.
Per gli analisti si tratta di una commessa minore e l'idea è che i recenti rialzi del titolo siano legati all'incremento delle quotazioni del greggio. Icbpi mantiene però una view negativa ritenendo che il recupero dell'oro nero non porterà ad un upgrade dei piani di investimento delle compagnie oil. A ciò si aggiunga che il difficile contesto di mercato dovrebbe favorire una revisione al ribasso degli obiettivi di piano entro fine anno.

Meno severo il giudizio di Kepler Cheuvreux che consiglia di mantenere Saipem in portafoglio con un prezzo obiettivo a 0,39 euro. Con riferimento al recente taglio del rating del gruppo da parte di Moody's, il broker ritiene che questo avrà un impatto molto limitato sulle attività commerciali e finanziarie di Saipem, senza fermare il processo di rifinanziamento.

Le indicazioni su Tenaris e Saras

Sempre Kepler Cheuvreux ha una view negativa su Tenaris, tanto da consigliare di di ridurre l'esposizione in portafoglio, con un target price a 9 euro. Gli analisti vedono delle criticità nella strategia degli Stati Uniti, evidenziando come il mercato dell'America Latina sia in continuo peggioramento, per via di fattori come la riforma sull'energia in Messico e l'instabilità in Venezuela.

Non si sbilanciano i colleghi di Mediobanca Securities che su Tenaris hanno una raccomandazione "neutral", con un fair value a 10 euro. Gli analisti però non mancano di evidenziare la buona notizia arrivata per Tenaris dalla crescita dell'1% degli impianti di perforazione nel Nord America rispetto alla settimana precedente.

Passando ai titoli a minore capitalizzazione, Icbpi consiglia di puntare su Saras con un rating "buy" e un prezzo obiettivo a 2,3 euro.

Bullish anche la view di Mediobanca Securities secondo cui il titolo è destinato a sovraperformare il mercato, con un target price a 2,5 euro. Secondo gli analisti lo stop delle raffinerie francesi legato alle proteste dei lavoratori contro i cambiamenti alle normativa sul lavoro potrebbe avere un impatto temporaneo positivo sui margini e Saras è nella posizione di beneficiare pienamente dei trend di mercato.

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