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Telecom Italia corre. L'aggiornamento del piano piace ai broker

A Piazza Affari i riflettori sono puntati oggi su Telecom Italia (Other OTC: TIAJF - notizie) che mette a segno una delle migliori performance tra le blue chips, occupando la seconda posizione nel paniere del Ftse Mib. Il titolo, dopo aver chiuso la sessione di venerdì scorso con un progresso di oltre un punto percentuale, quest'oggi ha avviato la nuova settimana catalizzando subito nuovi acquisti. Mentre scriviamo Telecom Italia passa di mano a 0,88 euro, con un rally del 3,83% e oltre 78 milioni di azioni scambiate fino ad ora, rispetto alla media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 103 milioni di pezzi.

I risultati del primo trimestre

Telecom Italia si spinge in avanti dopo che venerdì scorso, a mercati chiusi, sono stati diffusi i risultati del primo trimestre. Il gruppo ha conseguito un utile netto pari a 433 milioni di euro, in rialzo rispetto agli 82 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente. I ricavi sono scesi del 12,1% a 4,44 miliardi di euro, al di sotto dei 4,525 miliardi messo in conto dagli analisti.

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Sotto le previsioni anche l'Ebitda che ha riportato una contrazione del 15,8% a 1,712 miliardi di euro, rispetto agli 1,796 stimati dal consensus, mentre l'indebitamento netto è sceso da 27,28 a 27,139 miliardi di euro, battendo le aspettative della comunità finanziaria che aveva piazzato la sua scommessa su un dato pari a 27,3 miliardi.

L'aggiornamento del piano industriale 2016-2018

In occasione della diffusione dei conti trimestrali, il Cda ha esaminato l'aggiornamento del piano industriale per il triennio 2016-2018. Il nuovo AD Flavio Cattaneo ha segnalato che l'accelerazione delle infrastrutture ultra broadband sarà accompagnata da un attento controllo dei costi che permetterà di incrementare l'efficacia degli investimenti.

L'obiettivo è approdare a fine 2018 a 1,6 miliardi di euro di efficienze, rispetto ai 600 milioni di euro indicati in un primo momento.
Proprio quest'ultima indicazione è stata accolta con favore dal mercato e dagli analisti, permettendo di far passare in secondo piano i deboli risultati conseguiti dal gruppo nel primo trimestre di quest'anno.

I giudizi delle banche d'affari sul titolo

Gli analisti di Equita SIM parlano di numeri trimestrali inferiore alle attese a livello di Ebitda domestico, segnalando che il business nel nostro Paese evidenzia una certa lentezza al miglioramento. Gli analisti ritengono però che le azioni del management troviamo concreta manifestazione in tempi rapidi e che complessivamente ci siano le condizioni per lasciare invariate le stime per l'anno in corso per poi incrementare quelle relative ai prossimi due anni, anche se si prendessero per buoni solo metà dei nuovi obiettivi del piano.
Gli esperti della SIM milanese parlano così di un impatto positivo per le stime e la valutazione, ribadendo la raccomandazione "buy" su Telecom Italia, con un prezzo obiettivo invariato a 1,16 euro.

Un invito all'acquisto giunge anche da Jefferies che fissa un target price a 1,3 euro, focalizzando l'attenzione sulle efficienze di costi previste al 2018.
Non diversa la strategia suggerita da Kepler Cheuvreux che conferma la raccomandazione "buy", con un fair value a 1,1 euro, alla luce dei multipli contenuti del titolo.

Il broker definisce il piano di efficienza di Telecom Italia vago e di bassa qualità, visto che non viene indicato alcun progetto formale di riduzione dell'organico. Gli analisti credono che il nuovo piano, più che portare ad una revisione al rialzo degli utili, fornisca una significativa visibilità alle stime attuali di free cash flow e questo è sufficiente per trasformarsi in un rilevante catalizzatore per un re-rating del titolo.

Un buy arriva anche da Icbpi che lascia invariato il prezzo obiettivo a 1,04 euro. Per gli analisti l'elemento più confortante che giunge da Telecom Italia è dato dalla revisione al rialzo del target di risparmi. Quest'ultima a sua volta supporta la conferma dei target di Ebitda grazie all'ottima dinamica del segmento consumer del business mobile.

Buone notizie arrivano anche da Morgan Stanley (Xetra: 885836 - notizie) che suggerisce di sovrappesare Telecom Italia in portafoglio, con un target price a 1,25 euro. La banca americana parla di una trimestrale inferiore alle attese con riferimenti ai ricavi e all'Ebitda, aggiungendo che non c'è stato nessun cambio significativo all'outlook 2016-2018.

Infine, a scommettere sul titolo sono anche i colleghi di Banca IMI che invitano ad aggiungerlo in portafoglio, con un fair value a 0,97 euro. Per gli analisti la riduzione dei costi annunciata dal gruppo telefonico è impegnativa ma non irrealistica, viste le inefficienze croniche di Telecom Italia e il comprovato track record dell'AD Cattaneo nel ristruttura una società.

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