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UK: giù i prezzi delle case, ma la Brexit preoccupa poco per ora

Londra prova ancora a sfidare la Brexit. E dopo i dati incoraggianti forniti degli indici PMI Markit di agosto relativi al settore servizi, che rappresenta quasi l’80% dell’economia britannica e traina per il momento il Regno Unito fuori da un pericoloso canale di recessione, gli analisti mettono adesso sotto la lente i nuovi numeri del mercato immobiliare del paese.

I numeri: agosto in frenata

Stando al report mensile di riferimento del settore, l'Halifax House Price Index, per il secondo mese consecutivo calano ad agosto i prezzi dell’immobiliare. Il prezzo medio scivola dello 0,2% su base mensile a 213.930 pound, dopo il calo dell’1,1 riscontrato a luglio.

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A pesare sulla domanda contribuiscono le preoccupazioni degli acquirenti sull’accessibilità economica, i ritocchi fiscali sugli investimenti immobiliari, e più in generale l’incertezza su come evolverà la situazione economica del paese quando l’uscita dall’eurozona entrerà in fase operativa. Su base tendenziale, i prezzi delle case sono ancora in crescita, a +6,9% nel confronto con i dati di agosto 2015.

Ma i nuovi numeri registrano anche un rallentamento rispetto al tasso di crescita annuale dell’8’4% misurato a luglio.

Le cause

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) rapporto non si legge alcun riferimento alla Brexit, ma il declino nel tasso di crescita dei prezzi viene letto piuttosto come frutto di dinamiche interne al mercato immobiliare inglese.

La crescita dei prezzi è in linea con l’andamento degli ultimi mesi ad agosto con una ulteriore assottigliamento dei tassi di crescita annuale e trimestrale” ha dichiarato Martin Ellis, responsabile economico per il settore immobiliare di Halifax, che aggiunge anche “segnali di infiacchimento nelle attività di vendita”.

Secondo l’analista, tuttavia, un contrazione era prevedibile perché i prezzi sono cresciuti negli ultimi tempi più rapidamente rispetto ai redditi.

Insomma, più che la Brexit, sarebbe stato il timore degli inglesi di fronte a prezzi troppo salati a frenare la domanda. Il costo dell’acquisto di una casa è andato salendo negli ultimi anni tanto rapidamente che molti investitori, soprattutto gli acquirenti di prime case, vedono i rischi di contrarre mutui. In questo senso, ha portato beneficio al settore la recente mossa della Bank of England, che ha ritoccato al ribasso i tassi di riferimento fino a 0,25%. Proprio coloro che vogliono contrarre un mutuo ipotecario ne sono infatti i principali beneficiari.

L’incertezza sul rapporto con l’Europa peserà sul settore nel 2017

Nel suo rapporto Halifax non fa riferimento esplicitamente alla possibilità che il voto per l’uscita dall’Unione Europea abbia inciso sull’andamento del settore. Nella nota che accompagnava i dati lo scorso mese si diceva che è ancora troppo presto per valutare le conseguenze effettive della Brexit sull’andamento del settore.

Tuttavia, qualche segnale c'è. Bloomberg riporta l'opinione di Howard Archer, economista capo per l’Europa presso IHS Global Insight, sui nuovi dati. L'analista, pur ribadendo che la differenza di passo tra incremento dei prezzi e crescita economica è la causa principale del rallentamento, prevede che “l’incertezza è destinata a crescere nel 2017, non appena il Regno Unito lancerà le procedure di divorzio dall’UE.”

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