Annuncio pubblicitario
Italia markets closed
  • Dow Jones

    38.571,03
    -115,29 (-0,30%)
     
  • Nasdaq

    16.828,67
    +93,65 (+0,56%)
     
  • Nikkei 225

    38.923,03
    +435,13 (+1,13%)
     
  • EUR/USD

    1,0905
    +0,0051 (+0,47%)
     
  • Bitcoin EUR

    63.271,83
    +1.078,32 (+1,73%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.450,10
    -17,83 (-1,21%)
     
  • HANG SENG

    18.403,04
    +323,43 (+1,79%)
     
  • S&P 500

    5.283,40
    +5,89 (+0,11%)
     

La Yellen reagisce al presidente Trump

A metà ottava il dollaro si presenta ai nastri di partenza con una buona intonazione rialzista, dopo i guadagni che già ha accumulato nella seduta di ieri, spinto dalle parole della Yellen su un possibile rialzo dei tassi di interesse già nel prossimo meeting in programma il prossimo mese. Molto probabilmente, il tono non più da colomba della Yellen in merito al prossimo rialzo dei tassi di interessi, è segno di una prima mossa contro il presidente Trump, che non vede di buon occhio l’operato del presidente della Fed.

A dare man forte alle parole del numero uno della Federal Reserve, sono state anche le dichiarazioni rilasciate dal presidente della Fed di Dallas, Robert Kaplan, il quale ha ribadito che le mosse da mettere in campo dovranno essere graduali, anche se è preferibile un intervento sui tassi di interesse quanto prima possibile, mentre alle parole di Kaplan, si contrappongono quelle del capo della Fed di Atlanta (BSE: ATLANTA.BO - notizie) , secondo il quale conviene attendere oltre il mese di marzo.

In un’ottica intraday, è precisamente dall’analisi del grafico orario si evince che la coppia euro / dollaro ha subito, già dalle prime ore di contrattazione della sessione europea, un’altra accelerazione ribassista subito dopo aver testato le Ema 21, in direzione del movimento di fondo short daily iniziato dai massimi a 1,0820. Nelle prossime sedute si potrebbe tentare ulteriori interventi ribassisti in ottica intraday, sulle indicazioni dell’intervallo temporale in H4 che H1, se il dollaro americano riesce a mantenersi solido ed invece la moneta europea continua la sua fase di difficoltà, zavorrata dai rischi politici e dagli ultimi dati macro poco soddisfacenti.

Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online