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Barroso dice che Europa sosterrà riforme Renzi

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso. REUTERS/Francois Lenoir (Reuters)

di Giselda Vagnoni BRUXELLES (Reuters) - L'Unione europea appoggia le misure annunciate dal governo di Matteo Renzi. Lo comunica con un tweet il presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso al termine di un incontro di oltre un'ora con il presidente del Consiglio italiano a Bruxelles. L'incontro, che ha preceduto l'avvio del Consiglio dei capi di Stato e di governo dei 28, si è tenuto a palazzo Berlaymont dopo che ieri, alla Camera, Renzi ha definito "anacronistico" il tetto del 3% per il deficit in rapporto al Pil pur impegnandosi a rispettare i vincoli Ue sul bilancio. "Incontro molto positivo con il presidente del Consiglio Matteo Renzi, l'Europa sosterrà le riforme in Italia", ha twittato Barroso in inglese. Anche l'ex sindaco di Firenze ha detto che il faccia a faccia con il numero uno della Commissione è andato "bene, molto bene". Entrambe le dichiarazioni sono arrivate a margine dei lavori dopo che era stato cancellato il punto stampa previsto. In mattinata sia Barroso che il presidente del Consiglio europeo Herman Von Rompuy avevano sottolineato come tutti i Paesi devono rispettare i vincoli europei e avevano accolto con qualche imbarazzo una domanda sulla posizione italiana. Von Rompuy ha rimandato ogni ulteriore commento all'incontro che avrà domani mattina con il presidente del Consiglio. Sebbene anche oggi Renzi abbia ripetuto che "l'Italia è uno di quei Paesi che i vincoli li rispetta", il mese scorso la Commissione Ue ha declassato l'economia italiana tra quelle con squilibri macroeconomici eccessivi con Slovenia e Croazia. Il commissario per gli Affari economici Olli Rehn lamenta un ritmo insoddisfacente nella riduzione del deficit strutturale e del debito ormai vicino al 133% del Pil. Nel presentare un ambizioso piano di riforme istituzionali ed economiche, oltre che una revisione della spesa pubblica che in tre anni dovrebbe produrre 34 miliardi di risparmi, Renzi ha detto che occorre spostare l'enfasi dall'austerity alla crescita e ridare slancio ideale a un'Europa che rischia di essere identificata come una istituzione di tecnocrati. Per ridare linfa a un'economia piegata da 9 trimestri di recessione, ha promesso di distribuire 10 miliardi di euro ai redditi sotto i 25.000 euro e di ripagare tutti i debiti della pubblica amministrazione che ha indicato in 68 miliardi. Le misure sembrano tuttavia difficili da coprire integralmente nell'immediato tanto che il governo ha già detto che vorrebbe sfruttare lo spazio tra il deficit/pil 2014 tendenziale e il 3%, ossia circa 0,4 punti o 6,4 miliardi. ALLA RICERCA DI MAGGIORE FLESSIBILITA' E' di oggi la dichiarazione del presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, secondo il quale l'esecutivo chiederà all'Europa di poter escludere dai vincoli del Patto di Stabilità e crescita il cofinanziamento nazionale dei fondi europei. Una fonte del governo precisa tuttavia che durante il dibattito di questa mattina tra Renzi e i rappresentanti delle autorità locali, "si è discusso di patto di stabilità interna". Fonti governative italiane avvalorano, poi, l'idea che Roma, una volta assunta la presidenza di turno dell'Unione europea dal primo luglio, si muoverà per ottenere un allentamento delle regole del Fiscal Compact, la norma che impone ai paesi membri di ridurre la parte di debito superiore al 60% del Pil di un ventesimo l'anno. Rispetto dei vincoli quindi ma anche ricerca di maggiore flessibilità. Finora i progetti di Renzi, che con i suoi 39 anni è il più giovane presidente del Consiglio italiano, sono stati accolti in modo positivo dai principali leader europei. Anche perchè, come fanno notare politici di esperienza, le elezioni europee del 25 maggio si avvicinano e nessuno in Italia e in Europa desidera offrire il fianco ai movimenti euroscettici. La stessa cancelliera Angela Merkel, sostenitrice delle politiche di austerity, ha concesso credito a Renzi al termine del bilaterale di lunedì dicendo di essere rimasta molto colpita dal suo piano di riforme e di non aver motivo di dubitare che rispetterà il Patto di stabilità e crescita. "Sono contento che il processo di riforme italiano sia stato apprezzato dai leader europei. Il nostro obiettivo è spingere le famiglie italiane a capire che l'Europa non è la causa dei problemi ma la possibile soluzione", ha detto Renzi in serata. "L'idea che nei colloqui tra capi di Stato si discuta dello zero virgola e non dei percorsi di riforma" non ha senso, "Noi stiamo rivoluzionando l'Italia", ha aggiunto. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia