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Borsa Milano pesante, UniCredit cade dopo conti, giù le popolari

L'ingresso di Borsa Italiana a Milano. REUTERS/Stefano Rellandini (Reuters)

MILANO (Reuters) - Piazza Affari archivia in ribasso una seduta che porta la borsa a toccare i nuovi minimi dall'estate 2013. Operatori e analisti appaiono sconfortati dall'andamento del listino milanese. Tutti, senza eccezioni, sottolineano che il ritracciamento fisiologico di inizio anno ha assunto i contorni del panic selling, con i titoli che stanno toccando livelli che non rispecchiano i fondamentali. ** In chiusura, l'indice FTSE Mib ha perso il 3,21%, a 15.913,12 punti, scendendo sotto quota 16.000 punti in chiusura per la prima volta dal 19 luglio 2013, scivolando sino a 15.848,63 punti e vanificando nel finale il recupero registrato dopo l'apertura di Wall Street. ** Il livello è ancora piuttosto distante da quello del 26 luglio 2012 (12.430,12 punti il minimo di quella giornata), quando il presidente della Bce, Mario Draghi, pronunciò l'ormai celeberrima frase "whatever it takes". ** Tornando ad oggi, l'AllShare ha ceduto il 2,96% e il MidCap l'1,25%. Volumi per un controvalore di circa 3,75 miliardi di euro. Il benchmark europeo FTSEurofirst 300 ha lasciato sul terreno l'1,42%. ** Banche ancora protagoniste in negativo: il paniere ha chiuso in calo del 5,5%. INTESA SANPAOLO ha ceduto il 6,12% all'indomani della pubblicazione dei risultati 2015. Popolari tartassate per l'ennesimo giorno: UBI BANCA -8,87%, BANCO POPOLARE -8,63% e POPOLARE MILANO -8,35%. Meglio POPOLARE EMILIA ROMAGNA: -2,17%. ** UNICREDIT pesante (-7,91%) nel giorno della pubblicazione dei conti. ** MONTEPASCHI (-3,08%) lambisce quota 0,5 euro. ** In lettera anche MEDIOBANCA (-5,6%) e, tra le mid cap, CARIGE (-10,51%) e BANCA FINNAT (-7,3%). ** Fuori dal paniere principale, BANCA INTERMOBILIARE (+16,48%) prosegue la corsa cominciata dopo la comunicazione dei risultati. ** Restando ai finanziari, male il risparmio gestito: ANIMA -3,58%, BANCA MEDIOLANUM -4,58%, AZIMUT -2,38%, POSTE ITALIANE -3,54% e, fuori dal paniere principale, FINECOBANK -4,91%. ** Assicurazioni deboli: GENERALI -4,05%, UGF -3,89% e UNIPOLSAI -3,25%. ** Non si arresta la discesa di FIAT CHRYSLER (-2,79%), che ha preso il via la settimana scorsa, dopo la pubblicazione dei risultati. In scia FERRARI (-5,9%)CNH INDUSTRIAL (-4,7%) ed EXOR (-4,3%). ** Petroliferi sempre in sofferenza, complice la debolezza perdurante del greggio: ENI -3,97% e TENARIS -5,77%. ** SAIPEM (-5,56%) sempre alle prese con il turbinìo dell'aumento di capitale. ** Riscoperte TELECOM ITALIA (+3,57%) e MEDIASET (+1,36%). ** Reduce da una picchiata durata diverse sedute, LUXOTTICA è tornata in denaro: +1%. ** Segno più per CAMPARI (+1,56%); in linea di galeggiamento ENEL (-0,11%) ed ENEL GREEN POWER (-0,06%%). ** In parte risparmiato dalle vendite nei giorni scorsi, il lusso oggi è stato preso di mira: TOD'S -5,43%, YOOX NET-A-PORTER -2,14% e SALVATORE FERRAGAMO -2,6%. ** Tra le small cap, tracollo di ZUCCHI: -38,46%. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia