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Brexit, Juncker: per avanzare nei negoziati entro ottobre servono "miracoli"

Un manifestante con una spilla anti-Brexit davanti al parlamento di Londra REUTERS/Hannah McKay (Reuters)

TALLINN (Reuters) - Soltanto dei "miracoli" potrebbero far progredire i negoziati sulla Brexit entro il summit Ue del 19 e 20 ottobre, come invece auspicato dal governo britannico. Lo dice il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker a margine del meeting informale di Tallinn al quale ha partecipato anche il primo ministro britannico, Theresa May. Juncker ha detto che la prima fase dei negoziati, che riguarda i diritti degli espatriati, la frontiera britannica con l'Irlanda e un'intesa finanziaria tra le parti, non ha ancora prodotto abbastanza risultati. "Alla fine di ottobre, non avremo ancora un progresso adeguato", ha detto Juncker il giorno dopo l'ultimo round sulla Brexit. "Al termine di questa settimana, dico che a meno di miracoli non ci saranno sufficienti passi avanti da qui a fine ottobre". Le sue parole sono state ripetute da altri leader, come il primo ministro olandese, Mark Rutte, secondo cui entrambe le parti avrebbero bisogno di "un piccolo miracolo" per avvicinare le posizioni entro ottobre. Il leader irlandese, Leo Varadkar, ha detto che "è ancora molto evidente che c'è più lavoro da fare". May voleva passare rapidamente alla discussione sulle future relazioni commerciali e sulle regole del periodo di transizione, parte dell'accordo che il Regno Unito sostiene sia necessario prima di raggiungere qualunque intesa finanziaria. I negoziati sulla Brexit dovrebbero terminare a fine marzo 2019 ed essere seguiti da un periodo di transizione di due anni, aveva detto May nel suo discorso a Firenze lo scorso 22 settembre. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia