Norma anti-scorrerie, Calenda: soglia sarà 10%, da decidere se in ddl Concorrenza

ROMA (Reuters) - La misura anti-scorrerie scatterà al superamento di una soglia azionaria pari al 10% del capitale e varrà per tutte le società quotate, ma ancora non è deciso se verrà approvata come emendamento del governo nel ddl Concorrenza. Lo ha detto questo pomeriggio il ministro dello Sviluppo, Carlo Calenda, dopo che stamani il relatore al ddl Concorrenza Salvatore Tomaselli (PD) aveva detto che la norma avrebbe dovuto essere inserita dal governo nel testo che andrà in aula al Senato. "E' ancora in sospeso, dobbiamo decidere, troveremo il veicolo legislativo adatto", ha detto il ministro conversando con i cronisti alla Camera. Il ddl Concorrenza, bloccato dallo scorso autunno in Senato, sarebbe dovuto tornare in aula questa settimana ma, secondo una fonte parlamentare, l'esame inizierà dopo Pasqua, probabilmente il 18 aprile. Il Consiglio dei ministri ha già autorizzato il ricorso al voto di fiducia nel tentativo di accelerarne l'iter. La norma contro le scorrerie prevede che, una volta superate determinate soglie azionarie nella società target, l'investitore sia obbligato a diffondere una lettera di intenti in cui spiega i suoi obiettivi nel corso dei sei mesi successivi. Il ministro Calenda in passato aveva indicato la soglia minima oltre la quale scatteranno gli obblighi di disclosure al 5%. Le soglie indicate in una bozza letta da Reuters sono il 10, il 20 e il 25% del capitale. L'iniziativa governativa è partita dopo che Vivendi ha raccolto quasi il 29% di Mediaset. In Francia esiste una legge analoga con la soglia minima al 10% del capitale. (Giuseppe Fonte, Massimiliano Di Giorgio) Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia