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Concorrenza, domani vertice governo-maggioranza, rebus su norma anti-scorrerie

ROMA (Reuters) - Domani mattina governo e maggioranza si riuniranno per fare il punto sul ddl Concorrenza, presentato dal governo più di due anni fa e bloccato in Senato dallo scorso autunno. Lo riferisce una fonte del Pd confermando che l'esecutivo è pronto a porre la fiducia per velocizzare i lavori, bloccati dall'azione delle varie lobby che si oppongono alle misure contenute nel provvedimento. La fonte spiega che il ministero dello Sviluppo potrebbe rinunciare a inserire nel testo la norma contro le scorrerie finanziarie, che finirebbe in un provvedimento ad hoc. Nuove modifiche, infatti, alimenterebbero le richieste di un ritorno del ddl in commissione Industria, con il rischio di protrarre lo stallo, spiega la fonte. La misura contro le scalate ostili non è mai stata formalizzata ma prevede che, una volta superate determinate soglie azionarie nella società target, l'investitore possa essere obbligato a diffondere una lettera di intenti in cui spiega i suoi obiettivi entro un determinato arco di tempo. La soglia minima oltre la quale far scattare gli obblighi di disclosure dovrebbe essere confermata al 5%, come aveva indicato il ministro Carlo Calenda. L'aula potrebbe avviare l'esame tra domani e giovedì 6 aprile se si trovasse un accordo politico. La legge sulla concorrenza recepisce alcune segnalazioni dell'Antitrust e contiene misure relative a diversi ambiti: assicurazioni, telecomunicazioni, servizi postali, rete carburanti, professioni e farmacie. Una delle misure più importanti è la liberalizzazione, da luglio 2018, delle tariffe di luce e gas. Il governo è convinto che la fine del regime di maggior tutela porterà benefici ai consumatori ma all'interno della maggioranza in molti hanno espresso dubbi. Sul sito www.reuters.com altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia