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Consip, Senato vota mozioni. Padoan: vertici già dimissionari

ROMA (Reuters) - Il Senato ha approvato stasera la mozione di maggioranza presentata dal Pd sulla vicenda Consip, che impegna il governo a procedere in tempi rapidi al rinnovo dei vertici della centrale acquisti della Pa dopo le dimissioni del cda. Respinta invece la mozione Mdp, gruppo degli scissionisti Pd, che chiedeva il governo di "valutare la sospensione delle deleghe" al ministro dello Sport Luca Lotti "fino al chiarimento della vicenda". Consip è al centro di un'indagine in cui sono coinvolti, tra gli altri, Lotti e il padre dell'ex premier Matteo Renzi, Tiziano. La società è controllata al 100% del Tesoro. Stamani in avvio di seduta il presidente di Palazzo Madama, Piero Grasso, ha letto una lettera del ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan in cui si sostiene che le mozioni sono di fatto superate, essendo "dimissionario l'intero consiglio". Il 17 giugno, infatti, i due consiglieri del Tesoro (il presidente Luigi Ferrara e Marialaura Ferrigno) si sono dimessi, facendo decadere anche il terzo, l'amministratore delegato Luigi Marroni che non si è formalmente dimesso. Il Partito democratico, tramite il capogruppo Luigi Zanda, aveva provato a rinviare il confronto a dopo il 27 giugno, data nella quale si riunirà l'assemblea della società. Grasso però ha tirato dritto e in serata è arrivato il voto. Lotti è indagato dalla Procura di Roma per rivelazione di segreto d'ufficio mentre l'imprenditore Tiziano Renzi per traffico di influenze. L'indagine, partita dalla Procura di Napoli e poi trasferita nella Capitale per competenza, riguarda un appalto del 2014 per un valore complessivo di 2,7 miliardi di euro. I magistrati indagano su una presunta mazzetta da 100.000 euro che sarebbe andata a un dirigente Consip. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia