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Difesa, ok Consiglio supremo a 'libro bianco' su tagli entro fine anno

ROMA (Reuters) - Il Consiglio supremo di difesa è favorevole alla realizzazione entro l'anno di un 'libro bianco' che illustri una riforma complessiva del settore difesa, in linea con le esigenze di spending review. E' quanto si legge in una nota diffusa al termine del Consiglio, riunitosi stamani al Quirinale sotto la presidenza del capo dello Stato, nella stessa giornata in cui sono state rese pubbliche le conclusioni sull'indagine conoscitiva sui sistemi d'arma del gruppo Pd in Commissione difesa alla Camera, che chiede il taglio degli F-35 e ipotizza risparmi negli investimenti di almeno un miliardo di euro all'anno per il prossimo decennio. "Il Consiglio è dell'avviso che il disegno complessivo della riforma trovi espressione in un 'Libro Bianco' [che] potrà essere elaborato entro la fine del corrente anno", dice la nota, confermando la tempistica indicata ieri da Pinotti. La nota del Quirinale precisa che il lavoro del 'libro bianco' vedrà "il coinvolgimento delle Commissioni Parlamentari competenti, sulla base di linee guida predisposte per il prossimo mese di giugno da un apposito gruppo di esperti, sotto la responsabilità del Ministro della Difesa e con il concorso del Ministro degli Esteri". Ci sono poi provvedimenti e iniziative "da attuare con immediatezza in ambito nazionale ed europeo", specie per rendere operativi rapidamente i "provvedimenti già approvati dal Parlamento, con ogni possibile salvaguardia per il personale", in riferimento alla ristrutturazione del comparto avviata nel 2012 e che a regime, nel 2022, dovrebbe comportare una riduzione di 43.000 fra militari e civili. Nei giorni scorsi il premier Matteo Renzi ha annunciato genericamente tagli alla difesa, nell'ambito della spending review, per 100 milioni di euro per quest'anno, 1,5 miliardi nel 2015 e 2,2 miliardi nel 2016. Ieri Pinotti, in un'audizione davanti alle commissioni Difesa di Camera e Senato, ha sottolineato l'esigenza di "un ragionamento complessivo su tutti i sistemi d'arma", che potrebbe comportare il taglio dell'acquisto di cacciabombardieri di nuova generazione del programmna americano F-35, guidato da Lockheed Martin e al quale partecipa Finmeccanica. "RISPARMI PER ALMENO 1 MLD ANNUO IN PROSSIMO DECENNIO" Nelle sue conclusioni, il gruppo Pd sottolinea l'esigenza di far scendere al 25% la quota del budget della difesa destinata agli investimenti, "rinunciando, in tutto o in parte, a programmi già pianificati". "Così operando [...] si conseguirebbero risparmi nella spesa militare per armamenti, non inferiori ad un miliardo di euro annui per il prossimo decennio", si legge nel documento, che verrà depositato in Commissione difesa a Montecitorio. Nel dettaglio, per quanto riguarda gli F-35, si sottolinea l'esigenza di "un significativo ridimensionamento degli schemi di accordo con la Lockheed Martin sul programma". L'Italia si è impegnata ad acquistare 90 F-35 - già ridotti rispetto ai 131 iniziali - a partire dal 2015, per 12 miliardi di euro, per sostituire i circa 160 velivoli su cui può contare attualmente e che resteranno a terra nel giro di qualche anno. Il documento segnala anche la possibilità di rivedere il programma dell'Esercito 'Forza Nec', costo complessivo 20 miliardi di euro, e di eliminare, in ambito Marina, "ridondanze operative difficilmente sostenibili, quali potrebbero essere costituite dal mantenimento in linea di due portaerei", Cavour e Garibaldi. (Antonella Cinelli) Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia