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Diritti tv, Mediaset chiede riforma bando Serie A perché non equilibrato

Il saluto del capitano della Roma Francesco Totti Reuters / Stefano Rellandini (Reuters)

MILANO (Reuters) - Mediaset chiede una riforma del bando di gara per i diritti Tv della Serie A di calcio per il triennio 2018-2020 perché lo considera "fortemente squilibrato" e per questo si è rivolta ad Agcom e Antitrust, oltre che alla Lega Calcio. Secondo Mediaset il bando viola il decreto Melandri ("no single buyer rule") e penalizza "i diritti di gran parte dei tifosi italiani, costretti ad aderire obbligatoriamente a una e una sola offerta commerciale". Oggetto delle critiche in particolare è il Pacchetto D che, dice il gruppo in una nota, concentra in un'unica offerta "per prodotto" 324 eventi (il 30% in più rispetto agli altri pacchetti) che riguardano 12 squadre, con 132 partite in esclusiva. Gli altri pacchetti "per piattaforma" risultano invece di bassissima appetibilità, sostiene Mediaset. Il Biscione ha quindi presentato un esposto all'Autorità garante della concorrenza e si è rivolta all'Agcom per le competenze assegnatale dalla legge Melandri. La Lega Serie A ha pubblicato il bando di vendita dei diritti tv per i campionati di Serie A delle tre stagioni dal 2018 a fine maggio; le offerte sono attese entro le 10 di giovedì 10 giugno. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia