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ESCLUSIVO - Vaticano, procuratore congela conti di ex capi dello Ior

Piazza San Pietro gremita di fedeli in occasione di una cerimonia di canonizzazione. REUTERS/Alessandro Bianchi (Reuters)

di Philip Pullella CITTA' DEL VATICANO (Reuters) - Il Promotore di giustizia dello Stato Città del Vaticano ha congelato oltre 16 milioni su conti bancari intestati a due ex manager e ad un avvocato dello Ior nel quadro di un'inchiesta sulla vendita di immobili vaticani negli anni 2000, secondo quanto risulta dal provvedimento di sequestro e da altri documenti legali. Il Promotore (cioè il corrispettivo nella giustizia vaticana del Procuratore generale) Gian Piero Milano dice di ritenere che i tre, l'ex presidente della banca vaticana Angelo Caloia, l'ex direttore generale Lelio Scaletti e l'avvocato Gabriele Liuzzo, siano responsabili di peculato nell'azione di cessione di 29 immobili da parte della banca vaticana a compratori italiani fra il 2001 e il 2008, secondo quanto risulta dal provvedimento di sequestro consultato da Reuters. Sui conti dei tre uomini sarebbero "confluiti i proventi delle attività delittuose descritte", scrive Milano nel provvedimento di sequestro del 27 ottobre scorso. L'azione giudiziaria di Milano segue una inchiesta interna alla banca vaticana eseguita da un consulente finanziario esterno al Vaticano commissionata lo scorso anno dai nuovi manager dello Ior. Anche la banca vaticana quest'anno ha emesso una denuncia legale contro i tre uomini. Il portavoce vaticano, dopo la pubblicazione dell'articolo da parte di Reuters, in un comunicato ha confermato il congelamento dei conti, senza fornire nomi, cifre o altri dettagli. In un comunicato separato, lo Ior dice di avere "denunciato" i tre, "atto che sottolinea il suo impegno a favore della trasparenza e della tolleranza zero anche in relazione a sospetti su fatti del passato". L'inchiesta è parte delle azioni intraprese per aumentare la trasparenza dell'amministrazione e delle finanze vaticane, azioni accelerate sotto Papa Francesco. Il pontefice argentino è stato eletto nel 2013 alla scopo di rendere la Chiesa cattolica romana più vicina ai suoi 1,2 miliardi di fedeli. Liuzzo, 91 anni, ha confermato nel corso di una intervista telefonica che i suoi conti bancari sono stati congelati. Ha detto che le accuse del Promotore sono "schiocchezze" e che tutti i proventi economici delle cessioni degli immobili sono andati alla banca. Caloia, 75 anni, non ha risposto alle richieste telefoniche e via e-mail di un commento. Scaletti, 88 anni, non ha risposto alle richieste di commento. Il periodo relativo alle cessioni degli immobili copre sette anni e due papati, la parte finale di quello di Giovanni Paolo II e l'inizio del pontificato di Benedetto XVI, periodo nel quale spesso l'amministrazione vaticana operava senza controllo. LO IOR, BANCA INFLUENTE L'Istituto per le opere di religione (Ior) è il cuore delle finanze vaticane, ma la sua influenza oltrepassa i limiti delle mura leonine, per le strette relazioni fra il piccolo Stato e l'Italia. Negli anni recenti, lo Ior ha cambiato amministratori e chiuso centinaia di conti correnti per adeguarsi alle normative internazionali antiriciclaggio e contro i reati finanziari. Lo scorso anno, Ernst von Freyberg, uomo d'affari tedesco che ha guidato la banca dal marzo 2013 al luglio 2014 e operato per applicare gli standard finanziari internazionali, ha commissionato una inchiesta interna sulla vendita degli immobili posseduti dalla banca. L'inchiesta, le cui carte sono state visionate da Reuters, dettaglia la cessione di 29 immobili, soprattutto a Roma e Milano. Nell'ordine di sequesto il Promotore Milano dice che Caloia e Scaletti hanno ripetutamente sottostimato il valore delle cessioni degli immobili nei libri contabili della banca. I due sono sospettati di avere ricevuto separatamente e spesso in contanti la differenza fra il prezzo reale di vendita degli immobili e quanto registrato ufficialmente, secondo il provvedimento di sequestro. Parte dei proventi è stato depositato in un conto bancario romano che non figura nei bilanci dello Ior, secondo il Promotore. Il deficit complessivo stimato per queste cessioni nel periodo 2001-2008 è di 57 milioni, dice il provvedimento. Liuzzo, consulente legale, ha ricevuto parte dei fondi, aggiunge il testo. Nell'intervista telefonica, Liuzzo ha detto di avere sempre operato in accordo con il presidente e il direttore generale. Secondo una persona vicina alla vicenda, il Promotore potrebbe coinvolgere anche le autorità giudiziarie italiane poiché molte delle cessioni sono avvenute in Italia. (Hanno collaborato Alessandra Galloni e Paolo Biondi) Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia