Etruria, Carrai sollecitò Ghizzoni in mail per conto di altri

ROMA (Reuters) - Marco Carrai, esperto di cybersecurity, vicino all'ex presidente del Consiglio Matteo Renzi e ai tempi presidente degli aeroporti di Firenze, scrisse una mail con toni confidenziali nel gennaio 2015 all'ex AD di Unicredit Federico Ghizzoni, sollecitando per conto di altri un intervento su Banca Etruria.

Lo ha raccontato lo stesso Ghizzoni, riferendo alla commissione parlamentare che indaga sulle crisi bancarie, ma senza fare ipotesi su chi avesse sollecitato Carrai a scrivere a lui la mail.

"Nella sua mail Carrai diceva 'ti scrivo solo per dirti che su Etruria mi è stato chiesto di sollecitarti', ha detto Ghizzoni spiegando di aver risposto subito che il dossier era all'attenzione di Unicredit e che la risposta sarebbe stata data direttamente a Banca Etruria.

"Ma io non ho chiesto chi era o chi erano coloro che lo sollecitavano, ho scelto di mantenere la linea di rispondere solo alla banca", ha detto Ghizzoni, che ha detto di aver conosciuto Carrai come esperto di cybersecurity.

Incalzato da numerose domande dei commissari, se avesse in precedenza avuto contatti con Carrai in un ruolo di intermediario per conto del governo, allora guidato da Matteo Renzi, Ghizzoni ha poi detto: "Mai avuto contatti con Carrai in cui lui si poneva tra me e il governo o esponenti del governo, questa è la prima occasione in cui avvenne".

Il presidente della Commissione Pier Ferdinando Casini ha detto di aver acquisito la mail agli atti della Commissione e uno dei commissari ha chiesto che possa essere audito Carrai.

(Stefano Bernabei) (Giuseppe Fonte)

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