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Iraq, rischio crollo per diga Mosul

BAGHDAD (Reuters) - Gli Stati Uniti hanno avvertito i propri cittadini di prepararsi a lasciare l'Iraq, nel caso in cui la diga idroelettrica di Mosul, la più grande dell'Iraq, dovesse cedere. Recentemente un'azienda italiana, la Trevi, ha ottenuto un contratto per i lavori di restauro della diga, che ha avuto problemi sin dalla costruzione negli anni '80 e che richiede una manutenzione continua. Le autorità irachene hanno sminuito il rischio, ma Washington ha invitato i propri cittadini a prepararsi per la possibile emergenza. Un messaggio della sicurezza Usa dice che secondo alcune stime Mosul, la più grande città nel nord del paese attualmente sotto il controllo di Stato Islamico, potrebbe essere sommersa in poche ore dal crollo da 21 metri di acqua. Le città lungo il Tigri, come Tikrit, Samarra e la stessa Baghdad, potrebbero subire danni minori, ma comunque significativi, entro 24-72 ore. "Non abbiamo specifiche informazioni che indichino quando si potrebbe produrre una breccia, ma per precauzione, vorremmo sottolineare che un'evacuazione immediata è lo strumento più efficace per salvare la vita di centinaia di migliaia di persone", dice il messaggio. Il premier Haider al-Abadi ha detto ieri che sono state prese precauzioni, ma ha precisato che la probabilità di uno scenario del genere è "estremamente bassa". Stato Islamico ha conquistato la diga nell'agosto 2014, facendo sorgere il timore che potesse farla esplodere per riversare un muro d'acqua su Mosul e Baghdad, con centinaia di migliaia di morti. Due settimane fa la diga è stata riconquistata dalle forze irachene col sostegno aereo della coalizione a guida Usa, ma la mancanza di manutenzione ha aumentato la probabilità di una falla. (Isabel Coles) Sul sito it.reuters.com le notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia