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Italia propone ad alleati Ue "Schengen della difesa"

PARIGI (Reuters) - I ministri italiani della Difesa e degli Esteri, Roberta Pinotti e Paolo Gentiloni, fanno appello a una "Schengen della difesa" e il dispiegamento di una "forza multinazionale europea" con meccanismi decisionali e bilancio comune. Questione che si trascina da oltre 50 anni, la difesa comune europea torna alla ribalta dopo la decisione della Gran Bretagna di uscire dall'Unione Europea e con l'aumento del numero degli attentati in paesi Ue. In un intervento sul quotidiano francese "Le Monde", i due ministri italiani hanno sostenuto "il lancio da parte di un gruppo di Stati membri di una sorta d'Unione per la difesa europea". "Nell'ottica di questa 'Schengen della difesa', un gruppo di Stati membri potrebbe accelerare l'integrazione nel settore della difesa, mettendo insieme un certo numero di capacità e di risorse", scrivono Gentiloni e Pinotti. "Non si tratterebbe di creare un 'esercito europeo' che raggruppi tutte le forze nazionali degli stati partecipanti, ma piuttosto di costituire una 'forza europea multinazionale' con funzioni e un mandato stabilito congiuntamente, dotata di una struttura di comando e di meccanismi decisionali e di bilancio comuni". Tale forza sarebbe a disposizione non solo della Ue, ma anche della Nato e delle Nazioni Unite. In fase iniziale, tale progetto potrebbe essere portato avanti da un numero ristretto di paesi, per poi aprirsi all'insieme degli Stati membri. (Marine Pennetier) Sul sito it.reuters.com le notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia