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Legge elettorale, senatori Pd: riforma da 2016, prima con Mattarellum

ROMA (Reuters) - Tre senatori "renziani" del Pd hanno proposto oggi di far rivivere il sistema elettorale maggioritario in vigore fino al 2005, il cosiddetto Mattarellum, se si andasse alle urne il prossimo anno, rinnovando i timori di Forza Italia che il premier voglia battere questa strada nonostante le smentite ufficiali. La proposta è stata avanzata da Andrea Marcucci, Stefano Collina e Francesco Verducci come subemendamento al disegno di legge elettorale, che modifica il sistema di voto soltanto per la Camera dei deputati, ora in discussione alla commissione Affari Costituzionali del Senato. La riforma, dice il subemendamento, entrerà in vigore dal 2016, quando dovrebbe essere approvata anche la legge che abolisce il Senato elettivo, ma se nel 2015 ci saranno elezioni anticipate, si riesumerà per entrambe le camere il Mattarellum - un sistema che assegna il 75% dei seggi in collegi uninominali e il 25% attraverso le preferenze. La riforma in discussione prevede che la "governabilità" venga assicurata da un sistema proporzionale con soglie di sbarramento e premio di maggioranza per chi arriva primo. "Se dobbiamo proprio prevedere una clausola di salvaguardia crediamo che il Mattarellum risponda perfettamente ai requisiti indicati dalla Consulta ed interpreti molto meglio l'esigenza di rafforzare la governabilità", dicono i tre firmatari in una nota, riferendosi alla sentenza della Corte costituzionale che ha azzerato il 'porcellum', in vigore fino allo scorso anno. Anche il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi ha evocato ieri la possibilità che nella transizione verso un sistema di fatto monocamerale riviva il Mattarellum, pur dicendosi convinta che non ce ne sarà bisogno, perché la legislatura durerà fino alla scadenza naturale del 2018. "L'emendamento proposto è uno stimolo che offriamo alle forze politiche affinché non si perda tempo e si proceda nei tempi stabiliti ad approvare riforme costituzionali ed Italicum", concludono i tre senatori. La proposta non piace ai parlamentari di Forza Italia, che alla Camera nel marzo scorso hanno votato in prima lettura assieme al Pd la nuova legge elettorale e i cui voti potrebbero risultare necessari anche al Senato. "Altolà. Il metodo del consenso reciproco vale anche sulla clausola di salvaguardia, altrimenti è puro ricatto e salta tutto", si legge nel Mattinale, la nota del gruppo di Fi alla Camera. I sospetti circa la tentazione di Renzi di andare alle urne nella prossima primavera si rafforzano poi se la proposta sul Mattarellum si somma ad un'altra, presentata sempre da Andrea Marcucci in legge di Stabilità, per consentite un election day a maggio, dove far confluire le elezioni in sette Regioni e quelle in oltre 1.000 comuni. Marcucci dice su Twitter che l'election day vale circa 150 milioni di risparmio. Che potrebbero aumentare se a questa tornata si unissere anche le Politiche, come sostengono diversi osservatori politici. (Roberto Landucci) Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia