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Mps, Gup Milano dispone imputazione coatta per Viola e Profumo

MILANO (Reuters) - Il gup milanese Livio Antonello Cristofano ha sciolto oggi la sua riserva sull'opposizione all'archiviazione per l'ex AD e l'ex presidente di Mps Fabrizio Viola e Alessandro Profumo e ha depositato il provvedimento di imputazione coatta nei confronti dei due manager per falso in bilancio e manipolazione del mercato. Lo hanno riferito fonti giudiziarie, precisando che ora la procura, che aveva chiesto l'archiviazione, dovrà invece presentare una richiesta di rinvio a giudizio. "Ho certezza della correttezza del mio operato e come sempre ho piena fiducia nella giustizia", dichiara Profumo attraverso il suo portavoce. Viola accoglie la notizia con un "no comment", mentre l'avvocato Francesco Mucciarelli, il cui studio assiste l'attuale AD di Popolare Vicenza e l'AD designato di Leonardo, ha risposto per mail a Reuters di non aver ancora ricevuto "alcuna notifica" e di non essere quindi "in grado di dire nulla". Gli indagati hanno sempre ribadito la correttezza del proprio operato. I pm di Milano avevano chiesto l'archiviazione per Viola, Profumo e altri nove nel settembre 2016 nell'ambito dell'inchiesta per la presunta rappresentazione non corretta dei derivati Alexandia e Santorini nei bilanci dal 2011 al 2014. Ma i piccoli azionisti, che con i loro esposti avevano dato vita all'inchiesta, e l'associazione di consumatori Codacons avevano presentato opposizione all'archiviazione. Il giudice ha deciso l'imputazione coatta anche per un terzo indagato, mentre per gli altri otto, fra i quali anche i precedenti ex vertici di Mps Giuseppe Mussari e Antonio Vigni, ha disposto l'archiviazione. Ora sulla prossima richiesta di rinvio a giudizio che presenteranno i pm si dovrà esprimere un nuovo giudice nell'ambito di una udienza preliminare. Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia