Pd presenta programma elettorale, focus su famiglie e giovani
ROMA (Reuters) - No a "fantasmagoriche" flat tax ma 9 miliardi per tutte le famiglie con figli, un taglio di 4 punti al cuneo contributivo e un salario minimo garantito per i lavoratori non tutelati da contratto nazionale.
Sono alcuni dei punti del programma elettorale del Pd per la prossima legislatura presentato oggi a Bologna, che prevede anche un rapporto debito/Pil al 100% in dieci anni (dal 132% attuale) e un deficit che, pur sotto il 3%, consenta di spendere risorse per gli investimenti.
TASSE
* Investimento da 9 miliardi per tutte le famiglie con redditi fino a 100.000 euro attraverso 240 euro di detrazione Irpef mensile per i figli a carico fino a 18 anni e 80 euro per quelli fino a 26 anni.
* Taglio dell'Ires al 22% dal 24% e introduzione dell’Iri al 22% per le imprese individuali.
* Aumento della deducibilità dell’Imu pagata sugli immobili delle imprese e dei professionisti.
* Rendere strutturale il credito di imposta alla ricerca e sviluppo.
* Azzerare il canone Rai per i meno abbienti.
LAVORO
* Introduzione del salario minimo garantito per tutti i lavoratori non coperti dal contratto collettivo, fissato da una commissione indipendente con sindacati e aziende. Il salario minimo dovrà essere accompagnato da una legge sulla rappresentanza sindacale.
* Riduzione del cuneo contributivo per il tempo indeterminato a tutele crescenti di 1 punto all’anno per 4 anni, da 33% a 29%. Ogni punto costa 2,5 miliardi circa.
* Buonuscita compensatoria a carico dell'impresa per lavoratore che non viene stabilizzato, in maniera proporzionale alla durata cumulata dei contratti temporanei che ha avuto.
* Estensione del bonus degli 80 euro alle partite Iva nella stessa fascia di reddito.
* Estensione del welfare di secondo livello anche al settore pubblico.
* Tasso disoccupazione sotto il 9%, sotto il 20% per i giovani.
PENSIONI
* Pensione contributiva di garanzia minima di 750 euro mensili per i lavoratori con almeno 20 anni di contributi. E cresce di 15 euro al mese per ogni anno di presenza sul mercato del lavoro fino a un massimo di 1.000 euro mensili.
* Estendere la platea per uscire dopo 63 anni.
CONTI PUBBLICI
* Con il ritorno dell’inflazione al livello previsto dal mandato della Bce ed evitando ulteriori dosi di austerità.
* Costante riduzione del debito al livello del 100% del Pil in 10 anni.
* Diminuzione del deficit nominale a un ritmo più lento rispetto ai vincoli troppo stretti sui quali sono calcolati gli attuali obiettivi programmatici di finanza pubblica, permettendo di liberare risorse per la crescita.
* Spese mirate e chiaramente identificabili dovrebbero essere scorporate dal calcolo del deficit entro il tetto del 3% nominale: oltre il Fiscal compact, si tornerebbe al rigore e alla flessibilità di Maastricht.
* Emissione di Eurobond per finanziare progetti su capitale umano, ricerca e infrastrutture. Ipotizzando un’emissione fino al 5% del Pil dell’Eurozona, si tratterebbe di risorse aggiuntive dirette per la crescita pari a 540 miliardi.
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