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Piazza Affari punta ai recenti top. I titoli buoni e cattivi

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l'intervista a Pietro Paciello, Head of Business Development and Chief Analyst presso Tier1FX, al quale abbiamo rivolto alcune domande sulla situazione di Piazza Affari e sulle strategie da seguire per diversi titoli. Pietro Paciello è autore del libro appena pubblicato TRADING PLAN. Per info clicca qui

Nell'ultima intervista aveva prospettato una spinta ribassista più ampia per il Ftse Mib, ma di fatto non c'è stata visto che l'indice ha risalito la china. Cosa si aspetta ora nel breve a Piazza Affari?

Per forza di cose devono tenere conto che la violazione dei minimi che c'è stata la scorsa settimana si è rivelata un falso breakout e non ha prodotto quella spinta ribassista che si ipotizzava. Questo è un segnale da non trascurare perchè vuol dire che pressione short sul mercato per il mercato non ce n'è e sicuramente ho cambiato il mio orientamento.
La mia view ora è moderatamente rialzista, anche perchè il Ftse Mib si sta muovendo in un trading range di 6-7 punti percentuali che non può essere definito come un'inversione di lungo termine.

Per il Ftse Mib nell'ultima intervista avevo ipotizzato area 19.200 come primo touch resistenziale e mi sembra che sia stato fatto cin grande precisione oggi. A questo punto la palla passa in mano ai dati macro, perchè se dovessero arrivare buone notizie il Ftse Mib dovrebbe accelerare verso la resistenza successiva in area 19.750.

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Come potenziale negazione di questo scenario vedo solo una nuova chiusura sotto 18.400, ma al momento il mercato, per quanto faccia fatica a salire con violenza, mi sembra ancora orientato verso un tentativo serio e concreto di arrivare a 19.750 punti.

Il mio posizionamento in questo momento è moderatamente rialzista e so che c'è un ostacolo in area 19.200, al superamento della quale darei quasi per scontato un tentativo verso i 19.750 punti e solo la violazione dei recenti minimi in area 18.400 mi farebbe cambiare idea.
La view pertanto è costruttiva, pur consapevole del fatto che lo spazio al rialzo non è così ampio, ma i grafici per ora dicono che non c'è pressione short.

Nel settore bancario quali indicazioni operative ci può fornire per Intesa Sanpaolo e Unicredit?

Intesa Sanpaolo in questo momento sconta davvero un grande ritardo. In tanti avevamo dato per scontata una bella reazione in area 2,1 euro, base inferiore di un evidente canale laterale rialzista, ma vuoi per i rumors sempre più consistenti su Generali, vuoi per la situazione tecnica del Ftse Mib che è ingessato, anche se nella parte alta di un eventuale posizionamento, il titolo sta un po' latitando.

Credo che in questi giorni al mercato stia mancando proprio la spinta di Intesa Sanpaolo e Unicredit che hanno un peso specifico elevato nel paniere del Ftse Mib.
Un ritorno alla positività di Intesa Sanpaolo potrà favorire la spinta dell'indice verso i 19.750 punti. Al momento sul titolo sono long e ho provato a costruire una posizione rialzista dai prezzi attuali, segnalando un ostacolo abbastanza importante in area 2,3 euro, superata la quale ci sarebbe il via libera ad un apprezzamento ben più consistente che dovrebbe condurre in primis a chiudere il gap-down a 2,37 euro.

In questo momento consiglio di fissare stop loss stretti sotto i recenti minimi, perchè è indubbio che Intesa Sanpaolo è in ritardo rispetto al settore e questo fattore non credo possa essere sottovalutato.

Molto differente la situazione per Unicredit che, per quanto sia un po' in ritardo sul movimento atteso, ha rispettato con estrema precisione la tenuta del supporto statico in area 12,1/12 euro. E' evidente che su questa soglia di prezzo si è creata una zona di consolidamento per il titolo che potrebbe e dovrebbe indurre più a comprare che a vendere.

Credo che su Unicredit in questa fase bisognerebbe mantenere un atteggiamento rialzista, con uno stop sotto area 12 euro, ma ritengo che il titolo, malgrado l'aumento di capitale, abbia una configurazione interessante per un posizionamento long.
Da considerare che Unicredit post ricapitalizzazione e abbattimento di tutte le potenzialità negatività in bilancio, diventa la migliore banca esistente a livello italiano e probabilmente in Europa.

Fca continua a salire e si presenta ora al test dei 10,7 euro. Valuterebbe un acquisto del titolo sui prezzi attuali?

Fca sta disegnando un potenziale triplo massimo proprio adesso, ma la verità è che il titolo questa corsa non l'ha mai interrotta perchè nonostante tutto si è mantenuto al di sopra dell'ultimo supporto dinamico rilevabile.
Il titolo aveva un'area supportiva importante che la scorsa settimana transitava in area 9,4 euro e una volta toccato questo livello ha ripreso a salire, a dimostrazione del fatto che è coperto bene da mani forti.

Mi sembra che Fca stia avendo un comportamento coerente con la sua impostazione e vedo un indebolimento del titolo solo in caso di discese sotto i 9,7 euro. Diversamente eviterei di lavorare contro Fca perchè mi sembra inserito in un contesto decisamente rialzista, per cui quando i trend sono così forti ragionare sul concetto di ipercomprato e di ipervenduto diventa molto pericoloso.
Faccio fatica a capire quanto spazio abbia ancora per salire questo titolo, ma mi guardo bene dal posizionarmi contro lo stesso.

Alla luce delle attuali quotazioni del petrolio cosa ci può dire per due temi del settore oil come Saipem ed ENI?

ENI sull'ultima gamba rialzista del petrolio ha reagito bene e pochi forse si sono accorti che ieri è stato chiuso il gap a 14,63 euro, per cui tecnicamente parlando mi sembra che il titolo si stia muovendo in maniera molto regolare e pulita.
Ho fatto un trading veloce su ENI perchè ipotizzando di aver identificato correttamente il canale rialzista rappresentato nel grafico, mi sembra che il titolo sia in una zona neutrale dove è difficile assumere un posizionamento caratterizzato da un rapporto rischio-rendimento equilibrato.

Per quanto mi riguarda faccio fatica a tradare ENI in questo momento e non riesco a trovare dei punti di impatto interessanti per caricare una posizione.
In caso di ulteriore accelerazione ho un riferimento per un eventuale tentativo short in area 15,25 euro o un long in area 16 euro, ma visti i livelli attuali il grafico a mio avviso non è operativo.

Per quanto riguarda Saipem sono sorpreso dalla pulizia e dalla regolarità con cui percorre un canale ribassista ormai da diverso tempo. L'area 0,45 euro è buy, perchè non è la prima volta che il titolo tocca questo livello e rimbalza. Credo che fino a quando i corsi si manterranno al di sopra di 0,435 euro, la debolezza su Saipem vada sempre comprata con target di breve a 0,5 euro, resistenza del canale ribassista evidente sul grafico.

Il titolo è molto pulito nel rispettare supporti e resistenze e questo indica che si è passati da un'operatività di scarico portafoglio ad una di selezione e di ricerca di opportunità per intervenire.
La prossima occasione è in area 0,44 euro per nuovi posizionamenti, mentre chi è già long farà bene a vedere cosa succederà in area 0,5 euro.

Ci sono altri titoli che vuole segnalarci a Piazza Affari?

Segnalo una situazione potenzialmente interessante su Leonardo-Finmeccanica che ha fatto un test molto preciso qualche ora fa in area 11,5 euro. Il titolo è in divergenza rialzista e sul livello appena segnalato ha trovato un doppio supporto, sia di natura statica che dinamica.
Se abbino questa configurazione al concetto di divergenza rialzista per me Leonardo è long e non a caso questa mattina lo acquistato, con primo target veloce a 12,3/12,35 euro e stop loss sotto 11,4 euro.

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