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Parlamento turco dà via libera a possibile intervento contro Is

Un soldato turco porta in braccio un bimbo rifugiato curdo-siriano nel sud-est della Turchia. REUTERS/Murad Sezer (Reuters)

SURUC (Turchia)/BEIRUT (Reuters) - Il Parlamento turco ha approvato oggi una mozione che consente al governo di autorizzare incursioni militari oltre frontiera in Iraq e in Siria per combattere i guerriglieri di Stato Islamico. La mozione consente anche lo stazionamento di soldati stranieri in Turchia e l'utilizzo delle proprie basi militari per lo stesso scopo. Ankara è stata al centro di forti pressioni, nelle ultime settimane, per assumere un ruolo più deciso nella campagna contro gli estremisti sunniti, che controllano zone anche al confine con la Turchia. In Siria i guerriglieri di Is hanno intensificato l'assedio di Kobani, città a maggioranza curda vicino al confine turco, nonostante i raid aerei della coalizione per indebolirli, mentre altre migliaia di persone cercano rifugio oltre frontiera, trascinando Ankara sempre più nel conflitto. I militanti curdi hanno avvertito che i negoziati di pace con la Turchia finirebbero, se agli estremisti sunniti di Is fosse consentito di compiere un massacro a Kobani, e stanno cercando di costringere i turchi a intervenire. Le truppe di Stato Islamico sono ormai a pochi km dalla città su tre diversi lati, dopo che nelle ultime settimane hanno preso il controllo di centinaia di villaggi che sorgono attorno a Kobani, decapitando civili e terrorizzando gli abitanti. Nel vicino Iraq, gli insorti hanno compiuto esecuzioni di massa, rapito donne e giovani trasformandole in schiave sessuali, e hanno costretto anche i monorenni a combattere. Per le Nazioni Unite, si tratta di violazioni sistematiche dei diritti umani che equivarrebbero a crimini di guerra. Oggi Stato Islamico ha preso il controllo della maggior parte della cittadina irachena di Hit, nella provincia di Anbar, dove già controlla altri centri. Sul sito it.reuters.com le notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia