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Street art, sul Tevere gli eroi di Kentridge, disegnati sul muschio

Sarà lunga mezzo chilometro, alta fino a dieci metri, e prenderà forma su una tela davvero unica: i muraglioni del Tevere. E’ l'opera di street art che William Kentridge - artista sudafricano di fama internazionale – ha presentato all'ultima Biennale di Venezia e che, dopo una serie di rinvii e a dieci anni dal primo bozzetto, è finalmente in fase di realizzazione.

Si chiama “Triumphs and Laments”, ed una successione di circa 80 figure – tra sacro e profano – che raccontano la città di Roma così come la immagina Kentridge nella sua mente. Si va dall'Estasi di Santa Teresa del Bernini, alle sagome di Marcello Mastroianni e Anita Ekberg nella celebre scena de “La Dolce Vita”, per riscoprire Romolo e Remo, gli imperatori, fino ad arrivare all'omicidio di Aldo Moro e a quello di Pasolini. Una lunga processione di figure che coprirà il tratto compreso tra ponte Sisto e ponte Mazzini in un gioco continuo di alti rimandi storici ed elementi contemporanei di cultura pop.

Il tutto durerà circa tre o quattro anni. Poi non rimarrà quasi più traccia dell'opera di Kentridge. Proprio così, un'opera soggetta al passare del tempo che viene realizzata senza l'utilizzo di bombolette, vernici o quant'altro. E’ una tecnica molto particolare, e si affida alla sola potenza dell'acqua, agendo per sottrazione: i pannelli in plastica che riproducono i bozzetti dell'artista vengono montati sulle varie zone dei muraglioni, e con effetto stencil, potenti getti d'acqua vanno a rimuovere lo strato di inquinamento misto a micro organismi, creando un suggestivo gioco di contorni netti che nel giro di qualche anno vedrà nuovamente rigenerare le stesse sostanze. E l'opera, almeno sul muraglione, nel giro di qualche anno non ci sarà più.

Una tecnica realizzativa inedita per Kentridge, per un'idea sviluppata insieme al direttore artistico Kristin Jones – artista statunitense - e portata avanti grazie al lavoro di Tevereterno, organizzazione no-profit che dal 2005 si batte per la riqualificazione dell'intera area, per un progetto che – come si legge sul loro sito - “si basa sulla creazione e la gestione del primo spazio pubblico di Roma dedicato all’arte contemporanea site-specific”.

L'opera verrà inaugurata il 21 aprile del 2016 in occasione del Natale di Roma con una cerimonia che promette suggestioni da grande evento. In programma ci sono giochi di luci, l'esibizione di due bande musicali – coordinate dal compositore Philip Miller – e una performance teatrale creata apposta per fare uscire le opere dai muraglioni, restituendo alla città eterna quell'equilibrio di arte, storia e bellezza inevitabilmente soggetto ai “trionfi” e alle “cadute”, così come le ha immaginate William Kentridge .