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Tesoro: no manovre; crescita e privatizzazioni per calo debito, dice fonte

ROMA (Reuters) - Il ministero dell'Economia punta sugli interventi di stimolo alla crescita e sul programma di privatizzazioni per ridurre il debito pubblico in linea con le raccomandazioni dell'Europa. Lo riferisce una fonte del Tesoro spiegando che "il governo non ha in agenda manovre di alcun tipo". Ieri la Commissione europea ha retrocesso l'Italia nel club dei Paesi con "squilibri macroeconomici eccessivi", assieme a Croazia e Slovenia. L'esecutivo comunitario lamenta che la correzione del saldo strutturale sia insufficiente a ridurre l'elevato debito pubblico italiano alla luce dei nuovi e più severi parametri del Fiscal compact. La strategia dell'esecutivo consiste nell'agire soprattutto sul denominatore del rapporto debito/Pil, attraverso "misure per favorire la crescita rivolte soprattutto alla creazione di posti di lavoro". "In questo quadro anche il programma di privatizzazioni già in corso darà un contributo importante ad abbattere il debito pubblico", ha aggiunto fonte. L'Italia si è impegnata a far scendere il saldo calcolato al netto del ciclo e delle una tantum di 0,1 punti, dal disavanzo di 0,4 punti di Pil previsto per il 2013 al -0,3% del 2014. Troppo poco per Bruxelles, che il 15 novembre aveva chiesto una correzione di 0,66 punti. Il predecessore di Pier Carlo Padoan all'Economia, Fabrizio Saccomanni, aveva stimato di poter incassare nel 2014 8-9 miliardi cedendo quote detenute in Eni, Stm, Poste ed Enav. Sul sito www.reuters.com altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia