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Banda larga,passo indietro Telecom in battaglia legale,mani libere per Fastweb

MILANO (Reuters) - Telecom Italia fa un passo indietro strategico nello scontro legale per modificare i bandi per la rete della società pubblica Infratel, mentre Fastweb non presenta un'offerta e si tiene così le mani libere dal punto di vista del contenzioso. Lo dicono due fonti vicine alla vicenda. Al momento la diatriba legale è focalizzata sul modello di business dell'operatore, ma le società, in particolare Enel e Telecom Italia, sono in corsa per avere la massima quota di rete ad alta velocità, che sarà realizzata da qui al 2020. Da una parte sono schierati i soggetti favorevoli a una rete in mano a un operatore non integrato, che non offre servizi al cliente finale: Enel Open Fiber (Eof) e Infratel, che avrebbero la proprietà del network, oltre a Vodafone e Wind, gruppo Vimpelcom, cioè i loro potenziali clienti. Contrari a questo modello sono Telecom Italia e Fastweb, gruppo Swisscom, che offrono servizi al dettaglio e possiedono già reti estese. La gara Infratel oggetto del contendere comporta 1,4 miliardi di investimenti per costruire un netowrk che ha una capacità fino a 100 mega, in aree cosiddette a fallimento di mercato, e che rimarrà pubblico, anche se in concessione a chi si aggiudica le opere per 20 anni. Il bando prevede, tra l'altro, di assegnare un punteggio maggiore per gli operatori non verticalmente integrati, quindi Enel, rispetto a quelli integrati, cioé Telecom e Fastweb. Secondo una fonte vicina alla vicenda, la posizione di Telecom Italia, sul fronte dei ricorsi al Tar per cambiare i bandi Infratel, è più debole dopo aver presentato le offerte e soprattutto se si aggiudicherà uno o più lotti. Una seconda fonte riconosce che Telecom Italia potrebbe perdere interesse a portare avanti il contenzioso, almeno per la parte che riguarda l'assegnazione delle opere. Rimarrebbe però aperta la questione delle tariffe, cioè come andrà gestita la rete una volta realizzata, campo nel quale l'ex-incumbent ritiene di essere penalizzato rispetto agli operatori non integrati, quindi Enel, dice la seconda fonte. L'esposto Telecom Italia verrà discusso il 25 gennaio, quando i bandi potrebbero essere già assegnati. Fastweb invece, che è stata ammessa alla fase di prequalifica e non ha presentato l'offerta, ha mani più libere per continuare l'azione di contrasto e per fare in modo che l'aggiudicazione dei lavori sia più favorevole ai gruppi verticalmente integrati. Il Tar del Lazio discute il suo ricorso nel merito il 14 dicembre. Wind, Enel, Vodafone e Telecom Italia non hanno voluto commentare. Non è stato possibile avere un commento da Fastweb. (Stefano Rebaudo) Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia