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Borsa Milano in calo a fine mattina dopo Fed, vendute banche, Fincantieri, tiene Tim

Dettaglio dell'ingresso della Borsa di Milano

MILANO (Reuters) - Piazza Affari si muove in deciso calo verso metà seduta, in un contesto europeo negativo.

A pesare sui listini gli esiti della riunione di ieri della Federal Reserve, che ha mantenuto i tassi fermi e soprattutto ha posticipato l'inizio degli allentamenti probabilmente a dicembre, con proiezioni che sembrano allontanare la prospettiva di una riduzione dei costi di finanziamento negli Stati Uniti prima delle elezioni presidenziali del 5 novembre.

Nel primo pomeriggio sono attesi dagli Usa i numeri sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, viste in lieve calo a quota 225.000 e considerate dagli operatori un buon indicatore per tenere, in ottica Fed, costantemente il polso del mercato del lavoro.

Intorno alle 12,35 l'Ftse Mib arretra dell'1,36% sui minimi di seduta. Volumi abbastanza contenuti pari a 760 milioni di euro.

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I titoli in evidenza oggi

Stellantis arretra del 2,5% nel giorno del primo investor day, previsto alle 14 italiane. Il gruppo ha ribadito gli obiettivi finanziari per il 2024 e indicato per il 2025 una politica di distribuzione dei dividendi nella fascia alta del range del 25-30% rispetto al 25% degli ultimi anni. Un trader sottolinea che non ci sono sorprese per quanto riguarda i target e le indicazioni finanziarie per il 2024 e si aspettava la loro conferma.

Stornano le banche, in recupero ieri. La peggiore è Banca Mps con un calo dell'1,3%, seguita da Bper a -0,8%. Vendute anche le big, Intesa Sanpaolo a -0,8% e UniCredit a -1,4%.

Giù anche tutto il comparto energia e utility, con Saipem che perde il 2,5%.

Proseguono le vendite anche su Fincantieri in calo del 4,4% penalizzata dall'annuncio del raggruppamento dei titoli 1 a 10 propedeutico all'aumento di capitale fino a un massimo da 500 milioni di euro.

Bene Tim in crescita dello 0,45%, sotto i massimi di seduta, dopo che Moody's ha alzato il rating a 'Ba3', con outlook positivo.

Scivola Ovs in flessione del 7% nonostante i risultati del primo trimestre siano stati in linea con le attese e leggermente migliori sui margini.

Infine, fra i minori, scatto di Giglio in crescita del 6,8% dopo l'annuncio che venderà in esclusiva il merchandising Frecciarossa a bordo dei treni grazie a un accordo siglato con Elior Group.

(Giancarlo Navach, editing Gianluca Semeraro)