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Cgil, Landini presenta lista alternativa, chiede trasparenza

Il leader della Fiom Maurizio Landini, durante una manifestazione. REUTERS/Stringer (Reuters)

ROMA (Reuters) - La Cgil deve essere una casa trasparente e ammettere che parte del consenso sociale di cui oggi gode il governo di Matteo Renzi dipende dagli errori fatti in questi anni dal sindacato. Per tornare a contare è necessario mostrare sul campo di essere rappresentativi. Con queste parole, in appena 15 minuti di intervento sostanzialmente a braccio di fronte alla platea del Congresso nazionale della Cgil, il leader della Fiom Maurizio Landini marca una volta di più la distanza con i vertici dell'organizzazione e rafforza, al contrario, la sua strana liaison con il premier. Sui rapporti burrascosi tra la Cgil e l'esecutivo, che ieri Camusso ha accusato di essere autosufficiente torcendo la democrazia, Landini è polemico con il suo segretario: "Il consenso sociale che Renzi ha è lo specchio delle difficoltà e delle cose che non abbiamo fatto negli anni precedenti anche non ostacolando i governi precedenti". "Per dare una risposta [alle critiche di Renzi] o siamo in grado di dimostrare che abbiamo una rappresentanza o non c'è partita. Non dobbiamo avere paura di discutere dei nostri errori e difficoltà altrimenti rischiamo di fare la fine delle forze politiche", dice, quasi urlando, Landini. "Continuare a dire che noi siamo i più democratici e superiamo tutto è un errore e non perché ce lo chiede Renzi ma perché lo chiedono giovani e precari". Landini cita l'esempio della previdenza su cui Camusso vuole riaprire il dibattito. "Va riaperta la vertenza su pensioni, fisco e ammortizzatori sociali ma sulle pensioni la partita non l'abbiamo neanche aperta. Per aprire una vertenza abbiamo bisogno di costruire una proposta e di avere il consenso con le persone e non dei dirigenti sindacali". Anche sul fronte delle relazioni interne alla Cgil, il numero uno dei metalmeccanici non fa sconti dopo lo scontro di questi mesi sulla rappresentanza, chiedendo trasparenza e un codice etico. "Siamo davanti a un terremoto. Il problema non è la casa o il condominio ma se siamo in grado di costruire una casa di vetro trasparente di bilanci, spese, decisioni con un codice etico che ricostruisca comportamenti morali. C'è un problema che riguarda anche noi e prima lo facciamo meglio è", ha detto. Il testo unico sulla rappresentanza, firmato dalla Cgil con Cisl, Uil e Confindustria e votato dal direttivo, è stato duramente contrastato da Landini che lo ritiene lesivo dei diritti dei lavoratori tanto da costringere Camusso a far votare un referendum tra gli iscritti. Landini infatti, nonostante in un primo tempo avesse sostenuto il documento per la rielezione di Camusso, ha annunciato stamani durante i lavori del Congresso di aver raccolto 110 firme per una lista alternativa. La lista, comunque minoritaria, non minaccia il secondo mandato di Camusso ma scava il solco tra i due sindacalisti. Critiche anche sul silenzio rispetto alle scelte della Fiat, principale battaglia della Fiom in questi anni dopo la creazione del contratto aziendale, e sulle pensioni. "Ho apprezzato alcuni punti della relazione. Altri no, come non ho apprezzato il silenzio sulla vicenda Fiat. Non siamo di fronte a un'azienda che ha fatto un errore. Siamo di fronte a un'idea precisa di modifica delle relazioni sindacali e cancellazione della dignità delle persone che lavorano", ha concluso Landini. (Francesca Piscioneri) Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia