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Crisi Banca Popolare di Bari, Salvini: "Se salta, rischia di saltare l'Italia"

Crisi Banca Popolare di Bari
Crisi Banca Popolare di Bari

La crisi della Banca Popolare di Bari rischia di esplodere con gravi conseguenze per l’economia nazionale. Le varie forze politiche, in primis Italia Viva e Lega, spingono affinché Conte e il governo intervengano per trovare una soluzione a una situazione ritenuta drammatica.

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Salvini: “Se salta Pop Bari, fallisce il Paese”

Matteo Salvini, da Milano, ha lanciato l’allarme sulla vicenda PopBari: “Se vogliamo salvare l’Italia, fermiamoci e mettiamoci attorno a un tavolo con un comitato di salvezza nazionale. Se salta la popolare di Bari, salta la Puglia e salta l’Italia. Stiamo vivendo un momento drammatico, non penso sia più il momento delle polemiche”, ha dichiarato il leader della Lega.

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“Faccio un appello a tutti quelli che hanno a cuore il futuro dell’Italia, fermatevi, fermiamoci. Sediamoci attorno a un tavolo. Scegliamo alcuni interventi urgenti comuni, ridisegniamo le regole, salviamo il Paese che altrimenti rischia di affondare”, ha aggiunto l’ex vicepremier.

“Questi – ha detto Salvini, riferendosi al Governo – fan fallire una banca al giorno e fuggire un’impresa al giorno e questo da italiano non l’accetto”.

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Conte: “Mi scuso con i cittadini”

E che la situazione sia grave lo conferma anche il premier Giuseppe Conte, che da Bruxelles ha ammesso di non aver fatto cenno sulla crisi di PopBari nelle ultime 24 ore per evitare effetti sulle Borse: “Per la prima volta ieri ho dovuto essere omissivo, l’ho fatto per non creare allarme con i mercati aperti e per il segreto d’ufficio. Perché in realtà ero stato avvertito della procedura di Bankitalia per il commissariamento della Popolare di Bari. Quindi mi scuso con tutti i cittadini”.

Poi il premier, tramite un post su Facebook, ha aggiunto: “In serata ho convocato, doverosamente, un Consiglio dei Ministri nel corso del quale il Ministro Gualtieri ha riferito sulle ragioni e sui dettagli del commissariamento".

“Interverremo attraverso uno strumento nella pancia di Invitalia, Mediocredito Centrale. Cerchiamo di fare di necessità virtù. Assicureremo a Mediocredito centrale le necessarie risorse per poi, con un fondo interbancario, intervenire per rilanciare la Pop Bari. Avremo una sorta di Banca del Sud degli investimenti a partecipazione pubblica", ha aggiunto Conte, specificando che su questo caso ci sarà a breve un Consiglio dei ministri.

"Una cosa è certa: l'intervento pubblico non sarà a favore dei banchieri che hanno sin qui gestito la Banca. Pretendiamo azioni di responsabilità nei confronti di tutti i corresponsabili di questo scenario di crisi", ha precisato Conte.

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Italia Viva: “Prassi decreto non rispettata”

Da Iv, nella persona del ministro Teresa Bellanova, fanno sapere che non “c’è alcuna ostilità a trovare soluzioni per la tutela dei risparmiatori, fermo restando che va distinto questo passaggio dall'accertamento delle responsabilità di Banca Popolare di Bari, capitolo quest'ultimo che presenta molte opacità da approfondire".

Prima di poter dire che ci sarà l'ok al decreto, Italia Viva specifica di voler leggere il testo. La prassi per esaminare il decreto per passare all'approvazione in Cdm "ieri non è stata rispettata. Non ci si può esprimere su un decreto che non si conosce. Occorre vedere cosa contiene il testo".

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Di Maio: “Chi sa, parli”

"Ci sono ben tre inchieste della magistratura su questa vicenda. E dico anche a tutti i politici locali, chi sa parli", ha scritto su Facebook il capo politico del M5s, Luigi Di Maio, a proposito del caso della Banca Popolare di Bari.

"Siamo sempre stati dalla parte dei risparmiatori ed è loro che dobbiamo aiutare, non gli amici delle banche. Ieri avete letto la notizia di un’altra banca commissariata da Bankitalia: la banca popolare di Bari. Un’altra banca con mega-buco provocato dai manager e da chi evidentemente doveva controllare e non l’ha fatto bene. Tutti in queste ore parlano di decreto legge. Ma non corriamo troppo. Credo che possiamo essere tutti d’accordo, in Consiglio dei Ministri, prima si fa chiarezza sulla verità, su chi ha ridotto in quel modo la banca, lasciandolo agli atti, e poi provvediamo al resto", ha aggiunto il ministro degli Esteri del Conte bis, il quale ha poi attaccato: "La commissione di inchiesta sulle banche è ferma da un anno. Ancora bisogna eleggere il Presidente. È arrivato il momento di farlo. Quella commissione sono sicuro aprirà un vaso di Pandora. E non vediamo l'ora".

Brunetta (FI): “Governo rischia di creare un'altra crisi bancaria”

"Sul salvataggio della Banca Popolare di Bari, il Governo giallorosso, ormai in piena crisi politica, rischia di creare un'altra crisi bancaria - ha scritto, in una nota, Renato Brunetta, deputato e responsabile economico di Forza Italia - Leggendo le notizie di stampa, ha davvero dell'incredibile venire a sapere di come la faccenda sia stata gestita in maniera così dilettantesca dall'esecutivo. La situazione della banca, la più grande del Mezzogiorno e tra le 10 banche popolari più grandi d'Italia è delicatissima. Attualmente, l'istituto è sotto commissariamento della Banca d'Italia, dopo che è stato azzerato l'intero consiglio di amministrazione. I commissari di via Nazionale prenderanno così il posto dei vecchi amministratori".

Una nuova inchiesta

La Procura di Bari, intanto, ha aperto un nuovo fascicolo d'indagine (modello 45 senza indagati né ipotesi di reato) sulla Banca Popolare di Bari dopo la lettera inviata dalla Consob, che ha segnalato il mancato invio delle informazioni richieste all'istituto sulla situazione dei conti. L'indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Roberto Rossi, dovrà valutare se quanto segnalato dal presidente Consob, Paolo Savona, configuri ipotesi di reato.

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