Datamedia vede Pd in crescita dopo polemiche Renzi su articolo 18
ROMA (Reuters) - Un sondaggio Datamedia vede il Pd in crescita di 2 punti percentuali dopo le dichiarazioni del premier Matteo Renzi sulla necessità di superare l'articolo sui licenziamenti per giusta causa dello Statuto dei lavoratori. La rilevazione, realizzata tra il 26 e il 29 settembre e pubblicata oggi dal quotidiano "Il Tempo", vede le intenzioni di voto per il Pd passare dal 38% del 23 settembre scorso al 40,2%. Alle elezioni europee del 25 maggio scorso il partito di centrosinistra ha ottenuto il 40,8%. Al secondo posto nelle preferenze, il Movimento 5 Stelle al 19,4% (-0,4 punti percentuali), al terzo Forza Italia (13,3%, - 1,7 punti). In aumento l'astensione, dal 26,1% al 26,4%, come anche il dato sulle schede bianche o nulle (2,2%). Dopo giorni di incertezza sulle intenzioni del governo, lunedì scorso Renzi ha ottenuto dalla direzione del Pd il via libera a una revisione dell'articolo 18 ma meno decisa di quanto atteso. Renzi ha proposto che per i nuovi assunti il diritto alla reintegra sia eliminato del tutto nel caso di licenziamento per ragioni economiche. Nulla cambierebbe invece rispetto alla disciplina attuale non solo per i licenziamenti discriminatori ma anche per quelli disciplinari. La fiducia in Renzi, dice Datamedia, è al 51%, un punto percentuale in più rispetto alla precedente rilevazione. A seguire il segretario della Lega Nord Matteo Salvini, al 21%; la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, al 20%, Beppe Grillo al 18%, Silvio Berlusconi al 15% e Angelino Alfano al 13%. Il sondaggio è stato realizzato sulla base di 1.000 interviste, e ha un margine di errore del 3,1%, secondo Datamedia. Sul sito it.reuters.com le notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia