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Dollaro risale dopo prese di profitto, resta sotto picco da 2003

NEW YORK (Reuters) - Il dollaro riprende quota dopo le prese di profitto registrate in Asia e nella prima parte della seduta europea, riavvicinandosi al picco da 13 anni e mezzo segnato la settimana scorsa.

Il rally del biglietto verde è stato innescato due settimane fa dalla vittoria di Donald Trump alle presidenziali.

Il programma economico del presidente eletto si basa su un aumento della spesa pubblica per infrastrutture e tagli alle tasse, portando di conseguenza gli investitori a rivedere verso l'alto le attese d'inflazione, proprio mentre Federal Reserve si prepara a ritoccare verso l'alto il costo del denaro.

In mattinata il movimento rialzista sembrava essersi affievolito per effetto della risalita dei prezzi delle materie prime - che ha avvantaggiato le valute, come quella australiana, più legate all'andamento delle commodities - salvo poi riprendere ma senza particolare forza, vista la festività del Ringraziamento che cade dopodomani.

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Ad alimentare un alleggerimento delle posizioni sul biglietto verde nelle contrattazioni asiatiche anche il sisma da 7,4 gradi e il conseguente tsunami nel nord del Giappone, che ha provocato vendite d'impulso sul dollaro da parte degli investitori in cerca di rifugio sullo yen.

Intorno alle 14,20 l'indice del biglietto verde sulle sei principali controparti valutarie cede lo 0,04% a 101,00, dopo aver toccato la settimana scorsa il picco da aprile 2003 a 101,48 e un minimo intraday oggi a 100,65.

La valuta Usa sale di 0,145% su yen a 110,93, dopo il picco da sei mesi a 111,36 yen segnato ieri. Il dollaro recupera leggermente anche sull'euro, che scende a 1,0616 1,0627 della chiusura, tenendosi oltre il minimo da 11 mesi a 1,0569 dollari segnato venerdì scorso.

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