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Elezioni americane: Clinton o Trump …suspence!

Mentre la prossima settimana l’America sarà impegnata nel scegliere se morire di cancro o metastasi, oggi gli investitori, i sacri mercati fuggono spaventati dai nuovi sondaggi. Nei giorni scorsi avevo avvertito di non aver fretta non c’è alcun pericolo di perdere il treno giusto!

Come abbiamo più volte detto, a noi interessa relativamente chi sarà il prossimo presidente degli Stati Uniti, visto che l’unica certezza che abbiamo è che chiunque verrà eletto dovrà far fronte ad una nuova e pesante recessione, sempre che qualcuno sia riuscito a farvi credere che quella precedente era finita.

La logica dice che chiunque vincerà sarà un’anatra zoppa e che se la vittoria sarà per pochi voti, polemiche e riconteggi saranno all’ordine del giorno con tutte le conseguenze annesse.

In serata tutti con il nasino all’insù ad ascoltare quale favola racconterà nonna Yellen alla fine dell’ennesimo incontro della banca centrale americana, con quale comunicato stampa riuscirà a sedare le fobie elettorali dei suoi pargoli prediletti.

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Lasciamo per il momento perdere le fesserie sulle pressioni inflazionistiche delle quali non c’è alcuna traccia, la balla della piena occupazione o l’illusione di un’economia in gran forma e diamo un’occhiata a come probabilmente voteranno i giudici guidati dalla saggezza femminile.

Come propone Bloomberg i dissidenti nelle decisioni della Fed ci sono sempre stati…

I responsabili politici della Federal Reserve sono sempre più divisi sotto la presidenza di Janet Yellen, nell’ultima riunione ben tre governatori hanno votato a favore di un immediato aumento dei tassi.

Più volte insieme al nostro Machiavelli abbiamo visto che ciò che conta è come voteranno i giudici e non ciò che pensa il pubblico, nel fine settimana, se tutto va bene, insieme a chi sostiene il nostro lavoro, vedremo insieme quello che potrebbe accadere a dicembre e soprattutto cosa accadrà con l’elezione del nuovo presidente degli Stati Uniti.

Chiaro che nel caso di un risultato non consono alle aspettative dei suoi pargoletti, i mercati, l’aumento dei tassi verrà rimandato all’infinito e la stessa dinamica vista con la Brexit si ripresenterà inevitabilmente.

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) frattempo notizie entusiasmanti dall’economia americana!

Milano, 31 ott. (AdnKronos) – L’indice pmi che misura l’andamento dell’economia a Chicago, ossia il Chicago Purchasing Managers Index, è sceso a 50,6 punti a ottobre, contro i 54,2 punti di settembre. La riduzione di 3,6 punti fa toccare alla rilevazione il suo minimo negli ultimi cinque mesi. L’indice americano determina lo stato di salute economica del settore manifatturiero nella regione di Chicago.

Nulla di particolare se non che il distretto manifatturiero di Chicago è il più importante d’America, Illinois per gli amici e insieme all’Ohio sarà uno degli aghi della bilancia nelle elezioni americane di martedì prossimo, la vecchia ormai decrepita ma leggendaria cintura industriale made in USA.

Le aziende hanno registrato pressione al rialzo sui prezzi alla produzione a seguito della ripresa del prezzo del petrolio e alcune imprese anche riportato anche un aumento dei prezzi per l’acciaio. Tuttavia, la crescita economica prevista nei prossimi mesi sembra molto deludente. Si spera, che non segni l’inizio di una tendenza al ribasso “, ha detto Lorena Castellanos, economista senior.

Altre cattive notizie sono arrivate da uno dei motori della recente ripresa economica ovvero la spesa per costruzioni che da quello che potete vedere dal grafico ha completamente smesso di girare facendo planare l’intero settore edilizio…

Construction Spending

Released On 11/1/2016 10:00:00 AM For Sep, 2016

Prior Prior Revised Consensus Consensus Range Actual

Construction Spending – M/M change -0.7 % -0.5 % 0.6 % 0.2 % to 0.8 % -0.4 %

Fa riflettere l’abisso che esiste tra le previsioni e le aspettative degli economisti puntualmente disattese negli ultimi mesi. Passare da una previsione media del 0,6 % di crescita ad una caduta di uno 0,4 % non è certo un bel biglietto da visita per l’economia americana.

In settimana dopo i dati neutri di ieri in arrivo dal settore manifatturiero si attendono a partire da oggi gli ultimi sviluppi del mercato del lavoro e i dati realtivi al settore dei servizi fondamentale per l’economia americana.

Nel frattempo in Europa la Germania alle prese con con il bubbone pestilenziale Deutsche Bank (Londra: 0H7D.L - notizie) da lezioni di democrazia agli altri paesi…Germania per il Sì al referendum.

Intervistato a Berlino da Maria Latella per Sky Tg24, il ministro dell’Interno tedesco, Thomas De Maizière ha premesso che “non spetta a me esprimere un giudizio sulla struttura sociale di un popolo”, ma ha sottolineato che “quando la struttura parlamentare non è abbastanza efficiente è il popolo a dover intervenire. Riconosco il coraggio di questo governo nel voler cambiare la Costituzione e la struttura decisionale di questo paese. Potrà dare all’Italia un futuro migliore. Approvare un simile cambiamento per il futuro è una decisione coraggiosa”

Ovvero come intervistare l’oste sulla migliore dinamica di produzione vinicola che il suo maggiore concorrente dovrebbe mettere in atto mentre vuol far credere che la sua cantina non è abbastanza efficiente, quando i dati delle vendite dicono altro!

Non solo…

(ANSA) – BERLINO, 1 NOV – I “cinque saggi dell’economia” tedesca, nel loro rapporto annuale, hanno “criticato” la politica monetaria della Bce (Toronto: BCE.TO - notizie) . Lo riporta la stampa tedesca anticipando contenuti del rapporto che verrà presentato domani.Il Consiglio di esperti economici della Germania “giudica in maniera critica l’eccesso di denaro” messo in circolazione dalla Banca centrale europea.

Per il resto non ci resta che attendere sulla riva del fiume e osservare attentamente cosa accadrà visto che a grandi linee sino ad ora la rotta è stata tracciata in maniera esemplare dall’analisi ciclica.

Appuntamento nel fine settimana con gli amici sostenitori del nostro viaggio, con “Cash is king and Phoenix the queen” insieme al nostro Machiavelli…

Ogni principe dunque, non potendo ostentare la sua generosità senza danneggiare se stesso, deve, se è persona saggia, non preoccuparsi della fama di uomo eccessivamente parsimonioso. Col passare del tempo egli verrà sempre più considerato uomo generoso poiché si vedrà che, grazie alla sua parsimonia…

Dimenticavo! Su dai un piccolo sforzo 5 minuti di tempo e votate per noi, dopo sole tre settimane siamo a buon punto ma dietro quelli del Sole 24 Ore…

Autore: Andrea Mazzalai Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online