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ESCLUSIVA- Pronto accordo Cina-Vaticano sui vescovi, manca solo firma-fonte

Papa Francesco all'udienza generale in Vaticano, il 31 gennaio scorso. REUTERS/Tony Gentile (Reuters)

di Philip Pullella

ROMA (Reuters) - Un accordo quadro tra Vaticano e Cina sulla nomina dei vescovi è pronto e potrebbe essere firmato entro pochi mesi, in quella che sarebbe una svolta storica per le relazioni tra Pechino e Santa Sede, ha riferito una importante fonte vaticana.

Il ministero degli Esteri cinese, in una dichiarazione fornita oggi a Reuters, ha detto che la Cina è sempre stata sincera nei suoi sforzi per migliorare le relazioni col Vaticano.

"Siamo disponibili, secondo i principi pertinenti, a continuare a impegnarci in un dialogo costruttivo con il Vaticano e a spingere per il miglioramento delle relazioni bilaterali".

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Anche una soluzione parziale della spinosa questione di chi deve nominare i vescovi potrebbe aprire la strada per una ripresa delle relazioni diplomatiche dopo quasi 70 anni di interruzione seguita alla presa del potere da parte dei comunisti in Cina.

Il ristabilimento delle piene relazioni fornirebbe alla Chiesa una cornice legale per occuparsi dei circa 12 milioni di cattolici cinesi e accelererebbe l'attenzione sulla crescita del cattolicesimo in un paese che registra già un aumento rapido delle chiese protestanti.

In Cina i cattolici sono divisi tra quelli che appartengono alle comunità "sotterranee" che riconoscono il Papa e coloro che fanno parte dell'Associazione Cattolica Patriottica controllata dallo Stato, i cui vescovi sono nominati dal governo in collaborazione con le comunità ecclesiali locali.

In base all'accordo, ha detto la fonte a Reuters senza fornire ulteriori dettagli, il Vaticano avrebbe voce in capitolo nei negoziati per la nomina dei futuri vescovi.

"Non è un grande accordo ma non sappiamo quale sarà la situazione tra 10 o 20 anni. Potrebbe essere anche peggio", ha detto la fonte.

"Dopo saremo ancora come un uccello in gabbia, ma la gabbia sarà più grande", ha aggiunto. "Non è facile. Le sofferenze continueranno. Dovremo combattere per aumentare anche di un centimetro le dimensioni della gabbia".

La fonte ha respinto le accuse di un cardinale secondo cui il Vaticano si preparerebbe a "vendere" la Chiesa in Cina e anche le ipotesi di alcuni media secondo cui Papa Francesco sarebbe stato escluso dai negoziati sulla Cina.

La fonte ha detto che il Papa ha seguito molto da vicino il dossier sulla Cina e ha sostenuto un'offerta fatta ai due vescovi cinesi fedeli al Vaticano di modificare le posizioni diverse nelle loro diocesi al fine di facilitare un accordo complessivo con i vescovi nominati dal governo.

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