Ladyvette, in anteprima il primo singolo "Papparadiso", sigla della fiction "Il paradiso delle signore"
Con l’arrivo di settembre è sbarcata in televisione anche la nuova stagione, la seconda, dell’amata e seguitissima fiction Rai 1 “Il paradiso delle signore”, diretta da Monica Vullo e ispirata all’omonimo romanzo Al paradiso delle signore di Émile Zola, ma ambientata a Milano nel 1956.
Chi segue la serie che vede protagonista l’ex Miss Italia Giusy Buscemi insieme a Giuseppe Zeno, Alessandro Tersigni e Christiane Filangeri, conosce bene anche la sigla, ormai diventata un tormentone, “Papparadiso“.
Il brano è stato scritto ed interpretato dal trio Ladyvette, attrici-cantanti che compaiono anche nella fiction e che abbiamo avuto l’occasione di intervistare telefonicamente.
Oggi Yahoo Italia presenta in anteprima esclusiva il videoclip del singolo ufficiale, il primo delle Ladyvette, che anticipa un progetto più esteso, e sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali da questo venerdì 22 settembre.
Sugar (Teresa Federico), Pepper (Valentina Ruggeri) e Honey (Francesca Nerozzi) formano le Ladyvette, tre dive ricche di talento e autoironia con un amore sfrenato per gli anni ’50 e ’60 che hanno conquistato il pubblico italiano.
Com’è nato il progetto Ladyvette?
Valentina/Pepper: “Il progetto è nato un po’ per caso 5 anni fa, quando mi è venuta in mente l’idea di associare gli anni ’50 a una componente comico-allegra, poi abbiamo iniziato ad interpretare i brani pop anni ’80 e ’90 sempre in chiave ironica.” Teresa/Sugar: “Oltre a reinterpretare canzoni famose abbiamo iniziato a scrivere anche inediti originali più creativi.”
Com’è nato il nome del vostro trio?
Teresa/Sugar: “All’inizio Valentina ci aveva proposto 3 nomi, gli altri due non ce li ricordiamo, quindi puoi capire quanto fossero poco convincenti! (ride) Abbiamo scelto Ladyvette perché ci piaceva il gioco di parole con l’idea di diva, e il diminutivo abbracciava l’idea dello sdrammatizzare e dell’autoironia che ci contraddistingue. Io firmo i testi, il mio compagno Roberto Gori si occupa delle composizioni e delle musiche.”
I nomi d’arte Sugar, Pepper e Honey, che tra l’altro sono anche tre spezie (zucchero, pepe e miele) rispecchiano la vostra personalità?
Francesca/Honey: “In qualche modo sì. Honey è la più dolce, vivace e piccolina del gruppo, è melliflua, ingenua, naif.” Francesca: “Pepper è piccantella, peperina, ha una personalità più estroversa. Invece Sugar è la poshyvette” Teresa: “Ma no, in realtà mi hanno definito così! Mi piace l’idea dello zucchero che è bianco, algido, ma che in realtà ha un gusto dolcissimo, quindi l’idea del contrasto tra elegante e soft.”
Come siete finite nella fiction “Il paradiso delle signore”?
Ladyvette: “È stata una sfida voluta da Monica Vullo, la regista della serie, che ci ha conosciute per caso e che ha creduto potessimo diventare un ingrediente interessante per questa fiction. Durante la prima stagione il lavoro è stato molto veloce, siamo state inserite all’interno della sceneggiatura e nelle puntate, mentre per la seconda stagione siamo riuscite a lavorare in maniera più serena, preparando i pezzi per tempo e conoscendo già la storia e la sceneggiatura. Questa cosa per noi è una grandissima fonte di orgoglio, perché riuscire a portare un progetto originale come il nostro all’interno di un prodotto Rai ci rende orgogliose.”
Quali sono i vostri prossimi progetti?
Ladyvette: “Oltre a questo primo singolo ne usciranno altri, ed entro la fine dell’anno uscirà il disco, che conterrà le canzoni della fiction ma anche singoli 100% Ladyvette, quindi pieni di ironia. E poi il 15 novembre porteremo il nostro spettacolo teatrale “Le dive dello swing” al Teatro Sala Umberto a Roma. Lo spettacolo parte dalla storia di performer come il Trio Lescano fino a raccontare le peripezie autobiografiche delle Ladyvette. E poi ancora un progetto televisivo del quale non possiamo ancora dire nulla, è top secret!”
Sogno nel cassetto?
Francesca: “Eh abbiamo guardaroba interi!” Teresa: “Beh, lo possiamo dire? Sanremo. Arrivare sul palco del Festival di Sanremo per noi sarebbe un sogno. Portare un prodotto unico come il nostro che non ha casi precedenti sarebbe bellissimo.”