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Maggioranza, legge su ius soli rinviata ai prossimi mesi

Una famiglia di migranti in Lussemburgo REUTERS/Yves Herman (Reuters)

ROMA (Reuters) - Il Senato non esaminerà per il momento il disegno di legge sullo ius soli, cioè il diritto a diventare cittadini per coloro che sono nati in Italia anche da genitori stranieri, perché la maggioranza non è convinta di avere i numeri per approvarlo. Oggi la conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama non ha inserito in calendario il provvedimento, già passato alla Camera nell'ottobre del 2015, rimandandolo ai prossimi mesi. "La legge è una nostra priorità l'abbiamo sempre detto e lo ribadiamo. Ma non vogliamo rischiare che non venga approvata", ha detto in una nota la vice presidente del gruppo Pd, Giuseppina Maturani. "Noi vogliamo approvare questo provvedimento e per farlo sappiamo che serve una maggioranza e lavoreremo nelle prossime settimane, dopo l'approvazione del Def, per trovare un accordo e raggiungere questo obiettivo", ha aggiunto la parlamentare. Sul testo pesano migliaia di emendamenti, e nel luglio scorso il governo aveva ipotizzato di porre la fiducia per farlo passare. Ma la netta opposizione di Ap, il partito del ministro degli Esteri Angelino Alfano, ha sconsigliato la mossa. Lo stesso Alfano ha detto nelle scorse settimane di essere favorevole al provvedimento (votato già dal suo partito due anni fa), ma di considerarlo non opportuno mentre la questione dei migranti è diventata un tema divisivo in Italia. Lo "ius soli temperato" consentirebbe l'acquisizione immediata della cittadinanza da parte di chi è nato in Italia anche se da genitori stranieri, o da chi vi è arrivato da minore, a certe condizioni. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia