Annuncio pubblicitario
Italia markets closed
  • FTSE MIB

    32.665,21
    -944,64 (-2,81%)
     
  • Dow Jones

    38.589,16
    -57,94 (-0,15%)
     
  • Nasdaq

    17.688,88
    +21,32 (+0,12%)
     
  • Nikkei 225

    38.814,56
    +94,09 (+0,24%)
     
  • Petrolio

    78,49
    -0,13 (-0,17%)
     
  • Bitcoin EUR

    61.800,29
    +403,18 (+0,66%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.406,96
    -10,91 (-0,77%)
     
  • Oro

    2.348,40
    +30,40 (+1,31%)
     
  • EUR/USD

    1,0709
    -0,0033 (-0,31%)
     
  • S&P 500

    5.431,60
    -2,14 (-0,04%)
     
  • HANG SENG

    17.941,78
    -170,85 (-0,94%)
     
  • Euro Stoxx 50

    4.839,14
    -96,36 (-1,95%)
     
  • EUR/GBP

    0,8438
    +0,0026 (+0,31%)
     
  • EUR/CHF

    0,9526
    -0,0069 (-0,72%)
     
  • EUR/CAD

    1,4693
    -0,0057 (-0,39%)
     

Prezzi poco mossi in attesa di indicazioni su tassi Usa

Un martinetto nell'area di produzione di petrolio e gas naturale del Bacino Permiano, vicino a Odessa

LONDRA (Reuters) - I prezzi del greggio si mantengono poco mossi, mentre gli investitori tengono gli occhi ben aperti in attesa dei dati dagli Stati Uniti che dovrebbero offrire ulteriori indizi sulla traiettoria dei tassi di interesse.

Alle 13,45, i futures sul Brent per il mese di aprile sono in calo di 6 centesimi a 83,62 dollari il barile. Il contratto di aprile scade oggi, mentre quello più attivo di maggio guadagna di 8 centesimi a 82,23 dollari. I futures sul greggio West Texas Intermediate degli Stati Uniti guadagnano 24 centesimi a 78,78 dollari.

Il Brent è rimasto comodamente sopra la soglia degli 80 dollari per tre settimane e il conflitto in Medio Oriente ha avuto solo un impatto modesto sui flussi di greggio.

Un sondaggio Reuters tra 40 economisti e analisti ha previsto un prezzo medio di 81,13 dollari al barile per il contratto front-month di quest'anno.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

Oggi è prevista una serie di dati economici, ma particolare attenzione sarà rivolta all'indicatore dell'inflazione preferito dalla Federal Reserve, l'indice della spesa per consumi personali (Pce) statunitense.

I dati sui prezzi al consumo e alla produzione di febbraio hanno segnalato un'inflazione vischiosa e un approccio prudente da parte della Fed, che ha spinto gli investitori a posticipare le aspettative di taglio dei tassi a giugno invece che a marzo.

Intanto, le scorte di greggio degli Stati Uniti sono aumentate per la quinta settimana consecutiva, con un incremento di 4,2 milioni di barili, ha detto ieri l'Energy information administration. Era previsto un aumento delle scorte di soli 2,7 milioni di barili. [EIA/S].

L'Opec+ dovrebbe anche estendere i tagli volontari alla produzione di petrolio.

(Tradotto da Camilla Borri, editing Stefano Bernabei)