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Scontro treni, sale a sei numero indagati per i 23 morti in Puglia

Un uomo osserva le lamiere dei treni deragliati REUTERS/Alessandro Garofalo (Reuters)

BARI (Reuters) - Salgono a sei gli indagati per lo scontro frontale fra due treni locali in Puglia che il 12 luglio ha provocato la morte di 23 persone, come emerge dalle carte della Procura di Trani viste da Reuters. Dopo l'iscrizione nel registro degli indagati dei capistazione di Andria e Corato, ora risultano indagati un altro membro del personale ferroviario e tre responsabili di Ferrotramviaria, la società che gestisce in concessione la linea regionale Nord Bari. I reati ipotizzati a vario titolo sono disastro ferroviario colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni. I rappresentanti di Ferrotramviaria indagati sono Gloria Pasquini, proprietaria e presidente del Cda, il direttore generale Massimo Nitti e il direttore di esercizio Michele Ronchi. Uno dei due avvocati che li rappresentano, raggiunto da Reuters, non ha rilasciato commenti. Ferrotramviaria ha poi diffuso una nota in cui dice che la società è "a sua volta vittima del disastro". E' indagato anche il capotreno sopravvissuto, Nicola Lorizzo, che si trova in terapia intensiva e non è stato possibile contattare. Ieri si era avuta notizia dei primi due indagati: il capostazione di Andria Vito Piccarreta, che non è stato possibile contattare, e quello di Corato Alessio Porcelli, il cui legale si è limitato a dire che "quando verrà fissata la data dell'interrogatorio forniremo le nostre spiegazioni". Un pool di cinque magistrati è al lavoro per accertare dinamica dell'incidente e responsabilità, e per fare chiarezza sui ritardi nei lavori di ammodernamento. Salgono a sei gli indagati per lo scontro frontale fra due treni locali in Puglia che il 12 luglio ha provocato la morte di 23 persone, come emerge dalle carte della Procura di Trani viste da Reuters. Dopo l'iscrizione nel registro degli indagati dei capistazione di Andria e Corato, ora risultano indagati un altro membro del personale ferroviario e tre responsabili di Ferrotramviaria, la società che gestisce in concessione la linea regionale Nord Bari. I reati ipotizzati a vario titolo sono disastro ferroviario colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni. I rappresentanti di Ferrotramviaria indagati sono Gloria Pasquini, proprietaria e presidente del Cda, il direttore generale Massimo Nitti e il direttore di esercizio Michele Ronchi. Uno dei due avvocati che li rappresentano, raggiunto da Reuters, non ha rilasciato commenti. Ferrotramviaria ha poi diffuso una nota in cui dice che la società è "a sua volta vittima del disastro". E' indagato anche il capotreno sopravvissuto, Nicola Lorizzo, che si trova in terapia intensiva e non è stato possibile contattare. Ieri si era avuta notizia dei primi due indagati: il capostazione di Andria Vito Piccarreta, che non è stato possibile contattare, e quello di Corato Alessio Porcelli, il cui legale si è limitato a dire che "quando verrà fissata la data dell'interrogatorio forniremo le nostre spiegazioni". Un pool di cinque magistrati è al lavoro per accertare dinamica dell'incidente e responsabilità, e per fare chiarezza sui ritardi nei lavori di ammodernamento. La tratta dell'incidente tra Andria e Corato è ancora a binario unico con la circolazione affidata alle comunicazioni tra capistazione, il cosiddetto 'consenso telefonico', considerato rischioso. I 180 milioni di euro di fondi europei alla Regione per il raddoppio dell'intera linea, che per circa 70 chilometri attraversa l'Alta Murgia da Bari a Barletta, sono stati stanziati nel 2009. I lavori, appaltati da Ferrotramviaria Spa che gestisce la linea da 51 anni, avrebbero dovuto iniziare nel gennaio 2013 con collaudo previsto entro l'ottobre 2015, ma sulla tratta dell'incidente non sono mai iniziati. Il binario unico (che riguarda attualmente 2.700 chilometri di reti secondarie italiane) di per sé è sicuro in presenza di sistemi di automatizzazione. Che però sulla Bari-Barletta sono stati inseriti finora solo lungo una trentina di chilometri. Oggi i magistrati di Trani hanno delegato la Guardia di Finanza a indagare sul mancato utilizzo dei fondi europei. Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia