Yahoo Finanza Tumore, allo studio vaccino Moderna a mRNA: "Risultati sensazionali"
Un vaccino che potrebbe aiutare a proteggere dal tumore, in particolare quello della pelle (il temutissimo melanoma). Ci stanno lavorando, come si può leggere in un annuncio, le aziende farmaceutiche Merck e Moderna: quest'ultima, in particolare, si è messa a lavorare su tale soluzione sfruttando l'mRNA già utilizzato sul vaccino distribuito per contrastare il Covid.
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I dati della seconda fase di sperimentazione, in tal senso, suggeriscono un grande ottimismo. Tanto da indurre Stephan Bancel, amministratore delegato di Moderna, a una dichiarazione decisamente importante: "Siamo entrati in una nuova era della lotta contro il tumore. E, in particolare, contro il melanoma". Il vaccino, a mRNA personalizzato, nei test è stato utilizzato in combinazione con la terapia immunologica Keytruda di Merck.
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Ciò che Moderna ha rilevato è che i pazienti sottoposti al vaccino presentano un miglioramento clinicamente e statisticamente significativo sul fronte della recidiva della malattia. E ciò comporta di conseguenza un importante aumento delle possibilità di guarigione nei pazienti con melanoma in stadio III/IV. Si parla addirittura di un notevolissimo -44% nel rischio di recidiva o morte per chi soffre di tumore della pelle e si è sottoposto a trattamento non solo immunologico ma anche con vaccino a mRNA-4157/V940.
"L'mRNA ha già segnato una svolta per il Covid - ha ricordato Bancel -. Ora, per la prima volta in assoluto, la stessa tecnologia ci ha mostrato il suo potenziale nel contrasto al tumore. Dopo gli esiti degli studi clinici sul melanoma ne inizieremo altri, che riguarderanno anche diverse forme di cancro. In questo modo potremo proporre ai pazienti trattamenti realmente personalizzati".
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L'entusiasmo è condiviso da Jeffrey S. Weber, che lavora al Perlmutter Cancer Center della NYU Langone ed è stato coinvolto in prima linea nello studio di Moderna e Merck. "Questi risultati sono sensazionali, perché per la prima volta abbiamo la prova del fatto che i tassi di sopravvivenza sul melanoma si possono migliorare. E con questo studio abbiamo appreso l'utilità di un approccio neoantigenico personalizzato nel contrasto a un tumore di questo tipo", ha affermato.
