Ucraina, Nato accusa Russia: ammassa truppe, arma ribelli
BRUXELLES (Reuters) - Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha accusato oggi la Russia di aver ammassato truppe al confine con l'Ucraina e di aver inviato armi pesanti militari nell'est del paese, consentendo così ai separatisti filo-russi di poter lanciare attacchi praticamente senza preavviso. "C'è stato un rafforzamento russo, sia lungo i confini tra Russia e Ucraina che all'interno dell'Ucraina orientale, con un flusso continuo di equipaggiamento pesante, carri armati, artiglieria, munizioni, sistemi di difese aerea e addestramento", ha detto Stoltenberg durante una conferenza stampa. "Dunque sono in grado di lanciare nuovi attacchi con solo un breve periodo di allerta. Ma naturalmente nessuno può dire qualcosa con certezza, sulle intenzioni". Secondo Stoltenberg il sostegno della Russia ai separatisti è un'evidente violazione dell'accordo per il cessate il fuoco firmato a Minsk. Per il capo politico dell'Alleanza, c'è stato un aumento delle violazioni della tregua, un maggior numero di morti ed è stato anche ostacolato il lavoro degli osservatori che vigilano sul cessate il fuoco. Il vertice dei ministri della Difesa della Nato si tiene mercoledì in Turchia proprio per discutere della situazione in Ucraina. Domani, ha scritto l'agenzia stampa russa Ria citando una fonte diplomatica, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov discuterà della crisi con il segreatario Usa agli Esteri John Kerry a Sochi, sul Mar Nero. (Adrian Croft) Sul sito it.reuters.com le notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia