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Bca MPS volatile. Rischi in aumento con l'uscita dell'AD Viola

Volatilità e incertezza sono i due ingredienti principali della seduta odierna per Banca Monte Paschi che, dopo aver archiviato la giornata di ieri con un rally di oltre tre punti e mezzo percentuali, quest'oggi non riesce a trovare una precisa direzionalità. Il titolo dopo un avvio in rialzo è passato in negativo, per poi attraversare in più occasioni la linea della parità, presentandosi negli ultimi minuti a 0,2409 euro, con un calo dell'1,47% e oltre 38 milioni di azioni passate di mano fino ad ora, rispetto alla media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 73 milioni di pezzi.

L'AD Viola si è dimesso: chi sarà il suo successore?

A condizionare l'andamento odierno del titolo è la notizia arrivata ieri da cui si è appreso che l'AD Fabrizio Viola, con una decisione non del tutto inattesa, si è dimesso dalla guida della banca.
Il mercato si interroga sul nome del successore che dovrebbe essere nominato a breve, visto che in un primo momento si era parlato del Cda in agenda il 19 settembre, ma in seguito una fonte vicina all'operazione ha fatto sapere che il nuovo AD potrebbe arrivare già entro martedì 13, con probabile designazione in occasione del Cda di domenica.

Il nome più papabile al momento è quello di Marco Morelli, responsabile di Bank of America (Swiss: BAC.SW - notizie) -Merrill Lynch Italia, mentre sarebbe escluso quello di Corrado Passera che a luglio aveva proposto insieme ad UBS (Londra: 0QNR.L - notizie) un piano alternativo a quello adottato da Banca Monte Paschi.

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Equita SIM: le conseguenze delle dimissioni di Viola

Gli analisti di Equita SIM in una nota diffusa oggi scrivo che nei quattro del suo mandato, il CEO Viola ha permesso alla banca di fare fronte alle pressanti richieste di derisking e deleveraging imposte dalla BCE (Toronto: BCE.TO - notizie) e di intraprendere un profondo processo di ristrutturazione che dovrebbe essere completato dal suo successore.

La SIM milanese ritiene che tra le conseguenze delle dimissioni di Viola bisogna contemplare lo slittamento all'inizio del 2017 dell'aumento di capitale e la modifica dei contenuti del piano industriale, con la riduzione da 5 a 3-3,5 miliardi di euro della ricapitalizzazione sul mercato e la conversione volontaria in equity dei subordinati come differenza.

Gli analisti restano convinti che, a meno di una partecipazione quasi totalitaria alla conversione in equity dei subordinati istituzionali, resti molto elevato il rischio di esecuzione dell'aumento di capitale sul mercato.
Confermata intanto una view neutrale su Banca Monte Paschi che per Equita SIM resta da mantenere in portafoglio con un prezzo obiettivo a 0,34 euro.

La view di Bca IMI e di Icbpi

Anche gli analisti di Banca IMI vedono tra le possibili conseguenze delle dimissioni di Viola un rinvio dell'aumento di capitale al 2017, Gli analisti ritengono che il nuovo AD debba avere una forte credibilità sul mercato e che abbia bisogno di presentare un piano di capitale fattibile nelle attuali condizioni di mercato.
Al pari di Equita SIM anche Banca IMI mantiene fermo il rating "hold" sulle azioni della banca senese.

Per gli esperti di Icbpi l'uscita di Viola è avvenuta poche settimane prima dell'approvazione definitiva del nuovo piano industriale e della definizione delle strategie e della tempistica relative all'aumento di capitale e dell'eventuale conversione parziale o totale del debito subordinato.
Questo secondo Icbpi lascia chiaramente intendere le difficoltà di gestione dell'attuale fase di ristrutturazione del bilancio di Banca Monte Paschi.

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