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Borsa Milano chiude pesante su Pil e virus, spunti su Tod's, Atlantia, Leonardo

Una vetrina di un negozio del gruppo Tod's a Zurigo

MILANO, 31 gennaio (Reuters) - Il combinato disposto fra l'inatteso calo del Pil italiano del quarto trimestre e i timori su nuovi contagi del coronavirus cinese manda al tappeto la Borsa italiana, che registra l'andamento peggiore fra le piazze finanziarie europee.

Il Pil del quarto trimestre 2019 è inferiore alle attese e segna il peggior risulttao congiunturale dal primo trimestre 2013. Anche se il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, prevede un rimbalzo nel primo trimestre del 2020.

"In vista del fine settimana si tende a trarre profitto", osserva un trader.

L'indice dei principali titoli l'Ftse Mib, con la seduta odierna, ha bruciato tutto il rialzo del 2020, tornando sui livelli di metà dicembre 2019.

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Banche in caduta a causa di forti realizzi che investono anche il risparmio gestito. Tra le peggiori sono Finecobank (-2,4%), e Banco Bpm (-2,8%). Fra le big Unicredit cede il 2,83%, Intesa Sp il 2%.

Nel rispamio gestito, male Anima Holding che lascia sul terreno il 7% dopo che Ubs ha tagliato il proprio giudizio a "neutral" con un target price a 4,85 euro, che è comunque sopra l'attuale prezzo di mercato a 4,32 euro.

Giù anche i petroliferi penalizzati dalle stime dell'impatto sulla crescita dei consumi petroliferi a causa del virus cinese. Saipem in calo del 3,4%, Eni(-2%).

Profondo rosso per Tim (-3,7%) e Stm (-4,4%).

Sul fronte dei rialzi, tonica Tod's (+2,5%) dopo i risultati sui ricavi del quarto trimestre migliori delle attese degli analisti grazie alla crescita del brand Roger Vivier.

Leonardo in rialzo dell'1,91% dopo l'annuncio di ordini e ricavi 2019 superiori alla guidance. Citigroup ha rivisto il prezzo obiettivo al rialzo a 14 euro.

Raccolta anche Atlantia (+2%). Aiuta la posizione del premier Giuseppe Conte che sembra poco disposto a revocare la concessione. Il mercato sta anche cercando di valutare quale sarà l'impatto economico sul gruppo delle misure del governo - riduzione tariffe o maxi-multa, anche in assenza di revoca. Fidentiis è "hold" sul titolo con una valutazione di 22-23 euro.

Il risiko delle utility accende i riflettori su Ascopiave che balza dell'8,9% e tocca nuovi massimi storici a 4,47 euro dopo l'ingresso nel capitale da parte di Hera e A2A con quote rispettivamente del 2,5% e del 4,16%. Il titolo della utility di Bologna ha però ceduto il 3,2% a causa della contestuale decisione da parte di Ascopiave di rilevare una quota del 2,5% di Hera.

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(Giancarlo Navach, in redazione a Milano Sabina Suzzi)