Borsa Milano, indici positivi, forti Eni, Ovs, banche contrastate, venduta Nexi
MILANO (Restereste) - Piazza Affari conferma il rialzo anche nel pomeriggio, corroborata dall'avvio su nuovi record storici di S&P500 e Nasdaq a Wall Street, grazie al balzo di Tesla e dei titoli dell'energia.
Riflettori puntati anche sul Fomc che inizia domani con la decisione della Fed sulla politica monetaria attesa mercoledì.
L'indice Ftse Mib ha rinnovato i massimi di inizio ottobre 2008.
"Seduta di generale rimbalzo, con volumi chiaramente bassi", sottolinea un trader in riferimento alla giornata festiva in Italia con le banche chiuse e attivo solo il trading ondine.
Intorno alle 16,40 il FSTE Mib guadagna l'1,1%. Volumi intorno ai 1,8 miliardi di euro.
Tra i titoli in evidenza:
Si rafforza ulteriormente ENI in salita del 2,6%, rinnovando i massimi dell'anno a 12,75 euro, pari ai livelli di fine febbraio 2020 (pre pandemia). A fare da traino al comparto il supporto del prezzo del Brent che resta sostenuto sopra 84 dollari al barile. Sulla major petrolifera influiscono anche i risultati del trimestre e la guidance per il 2021 resi noti venerdì scorso, ben sopra le attese del mercato. "I broker stanno adeguando i target price in vista anche del capital market day del gruppo sull'Ipo del business che integra retail gas&power e rinnovabili il prossimo 22 novembre", sottolinea un trader. Equita ha confermato il "Buy" alzando dell'11% il prezzo obiettivo a 15 euro.
Ben raccolte anche le oil service, come Saipem (+2%), che però viene dalla pesante flessione della scorsa settimana a seguito dei risultati sotto le attese, e TENARIS (+2,7%).
Volatile Stm che ritorna a salire dell'1% in scia del nuovo record del Nasdaq. Il titolo è reduce dai conti trimestrali di fine settimana scorsa. Oggi c'è stato il declassamento a "neutral" da "buy" da parte di Citigroup, che ha però alzato il target price a 45 da 41 euro.
Spunti al rialzo per Atlantia (+1,4%) e Interpump (+1,3%).
Acquisti sul settore bancario anche se le tensioni sui rendimenti dei titoli di stato con lo spread sopra i 133 punti base rispetto al decennale tedesco iniziano a farsi sentire sulla performance del comparto. Bene Banco Bpm in salita dello 0,7%, mentre è di nuovo venduta Bper in flessione dello 0,66% che si aggiunge al crollo di venerdì. Forte Intesa Sanpaolo con un rialzo intorno all'1,5%, Unicredit cede lo 0,8%. Unipol, che indiscrezioni stampa danno come possibile interessato a Mps, sale di 1%.
Nuovo scivolone per Nexi in calo del 2,75%, già penalizzata la scorsa settimana a seguito del crollo in Borsa a Parigi di Worldline.
Spunti su Mediaset che registra un balzo del 3,2% poco sotto i massimi di seduta.
Fuori dal paniere, in denaro Juventus a +2,2% nonostante l'andamento deludente in campionato. In lieve calo la Roma (-0,4%).
Ancora vendite su Piaggio in flessione dello 0,9% post risultati deboli a livello operativo a causa di costi più elevati e con la guidance per l'anno più bassa delle attese, scrive Equita nel daily.
Infine, molto forte Ovs in salita del 4,2%. Un trader cita la sottoscrizione del bond legato alla sostenibilità lanciato dalla catena di negozi retail che ha già superato l'ammontare previsto.
(Giancarlo Navach, in redazione a Roma Stefano Bernabei)