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Borse positive. Rally di Eni dopo i conti

L'ultima seduta della settimana si apre in positivo per il Vecchio Continente.

La situazione sui mercati

Poco dopo le 10, infatti, Piazza Affari volava a 1,22% (22.770 punti) diventando, almeno nella prima parte della mattinata, la maglia rosa in Europa con il Ftse 100 che nello stesso momento arrivava allo 0,65%, il Cac 40 a 0,8% e il Dax allo 0,76%

Un risultato, quello del Ftse Mib, che si deve per lo più alla spinta data da Eni (Londra: 0N9S.L - notizie) e dai risultati presentati in avvio di giornata. Dall'analisi dei dati 2017 si sottolinea un utile netto di 3,43 miliardi di euro in netto miglioramento rispetto alla perdita di 1,4 miliardi del 2016. A questo si aggiunga un utile netto adjusted a 2,4 miliardi che fa da contraltare al rosso di 340 milioni del 2016. Guardando al singolo trimestre, l'ultimo del 2017 si è chiuso con un utile netto di 2,1 miliardi e quello adjusted 0,98 miliardi, in aumento sullo stesso periodo del 2016 che registrò 460 milioni di euro. Alle 10 il titolo segnava un saldo positivo dell'1,63%, in leggero calo rispetto all'apertura che ha portato il cane a sei zampe a sfiorare il +2% arrivando a 1,88%.

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Le (quasi) novità del Giappone

Dal Giappone, intanto arriva un messaggio chiaro: uscire dagli stimoli monetari. Ma con calma. Molta, molta calma. Questo, in altre parole, la volontà di Shinzo Abe, primo ministro nipponico che ieri non solo ha confermato Haruhiko Kuroda a capo dell'Istituto ma come suo vice ha scelto un sostenitore anche più accorato delle politiche di allentamento, Masazumi Wakatabe. In altre parole la BoJ, protagonista della strategia di sostegno più corposa tra quelle adottate, sia nel tempo che nella portata, continuerà ancora a lungo nella sua opera. Una conferma di fiducia che arriva per Kuroda, da parte del primo ministro nipponico Shinzo Abe dopo la constatazione, numeri alla mano, del fatto che il governatore della BoJ è riuscito, attraverso le sue politiche, a trascinare la nazione al di fuori di una stagnazione economica che ormai durava da quasi un trentennio con un miglioramento delle esportazioni e soprattutto degli utili aziendali.

Buone notizie dall'economia

Di (KSE: 003160.KS - notizie) un paio di giorni fa la notizia del Pil giapponese degli ultimi tre mesi del 2017 in crescita per l'ottavo trimestre consecutivo, un primato che non si registrava da circa 28 anni. La stima preliminare proiettava un risultato dello 0,5% t/t, in calo rispetto al precedente risultato (2,2% del terzo trimestre) ma comunque in territorio positivo. A dare una mano sono state le spese per il consumo, gli investimenti delle imprese e soprattutto gli interventi in vista delle Olimpiadi del 2020 Altra conferma di un'economia in fase di uscita dalla stati arriva, sul fronte dei dati macro dai numeri della produzione industriale: dal report pubblicato dal Ministero del Commercio Internazionale e dell'Industria giapponese (METI) si ha un +2,9% su base mensile, in aumento rispetto al +2,7% della stima preliminare. Allargando la visuale al risultato anno su anno allora Tokyo può festeggiare un 4,4% rispetto al +2,7% delle proiezioni preliminari. Buone notizie anche per i risultati sulle consegne (+4,2% anno su annoe sulle scorte (+2,1%). Il primo nulla osta verso la conferma di Kuroda, una decisione che in molti davano per scontata, è arrivato proprio dai mercati con il Nikkei in aumento dell'1,18% (21.719 punti) in fine di settimana. Diverso, invece, l'atteggiamento dello yen che si è ulteriormente rafforzato sul dollaro arrivando ai massimi da 15 mesi sul dollaro.

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