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Catania, dopo Brindisi gridano "mafioso" al sindaco

Un brutto quarto d’ora per il sindaco di Catania Raffaele Stancanelli
Un brutto quarto d’ora per il sindaco di Catania Raffaele Stancanelli

CATANIA – Fuori la mafia dallo Stato ed ancora amico di Dell’Utri, amico di Berlusconi . Sono alcuni dei cori di protesta urlati da diversi manifestanti contro il sindaco di Catania Raffaele Stancanelli. È accaduto sabato pomeriggio durante il presidio commemorativo dell’attentato di Brindisi, organizzato in via Etnea, nei pressi della Prefettura, dal Movimento studentesco catanese.

Una mobilitazione partita dal basso, che ha visto partecipare gran parte dell’associazionismo catanese e della cittadinanza per discutere della lotta alle mafie e all’omertà che spesso piega la volontà dei più deboli. Al sit-in hanno partecipato, prendendo la parola, il Presidente della “Fondazione Antonino Caponnetto” di Catania Mario Michele Giarusso, Elena Fava, figlia del giornalista Pippo Fava, e diversi rappresentanti dell’associazione “Catania città felice”.

Un presidio con toni distesi e di solidarietà, accesosi improvvisamente quando il sindaco Stancanelli ha iniziato il suo intervento. I manifestanti hanno interrotto il primo cittadino accusandolo di cattiva gestione dell’amministrazione comunale e di aver lasciato il controllo dell’ordine pubblico, soprattutto in alcuni quartieri sensibili alla criminalità organizzata .

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Al seguito della prima interruzione, Stancanelli ha ripreso la parola, ma anche in questo caso è stato contestato dal grido di protesta dei manifestanti che hanno urlato dimissioni, dimissioni! . A quel punto il primo cittadino si è defilato, assistendo in silenzio al proseguo dell’assemblea e non partecipando al corteo che ha sfilato lungo via Etnea.