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Grecia, "no" in netto vantaggio nel referendum, sfida all'Europa

Manifestanti anti-austerity festeggiano in piazza Syntagma ad Atene. REUTERS/Yannis Behrakis (Reuters)

ATENE (Reuters) - I greci hanno optato per uno schiacciante "no" oggi nello storico referendum sulla proposta di accordo fatta dai creditori ad Atene, in base ai primi risultati parziali. Con circa un terzo dei voti scrutinati, il "no" al nuovo piano di salvataggio è in testa con il 60,5%, mentre il "sì" si attesta al 39,5%. Le prime proiezioni danno il "no" in vantaggio col 61%. L'affluenza si è attestata intorno al 65%. Funzionari del governo greco, secondo cui il "no" rafforza il potere di contrattazione con i creditori internazionali, hanno detto di voler immediatamente tentare di riprendere i colloqui con i partner europei. "I negoziati devono essere conclusi molto presto, anche in 48 ore", ha detto il portavoce del governo Gabriel Sakellaridis alla tv greca."Faremo ogni sforzo per raggiungerlo subito". Euclid Tsakalotos, capo dei negoziatori del governo greco, ha detto che i colloqui potrebbero riprendere già stasera. Per il momento invece non è prevista alcuna riunione di emergenza dell'Eurogruppo per domani. Una fonte, che ha chiesto di restare anonima, alla domanda se ci sia un meeting in programma, ha risposto a Reuters: "Non se ne parla, [i ministri] non saprebbero di cosa discutere". A Bruxelles, funzionari della Commissione Ue hanno fatto sapere che non ci saranno commenti fino a che non sarà annunciato il risultato definitivo. Il presidente del Consiglio italiano matteo Renzi ha convocato per domani mattina alle 9,30 il ministro del Tesoro Pier Carlo Padoan a palazzo Chigi per fare il punto della situazione. Le banche greche, che sono rimaste chiuse per tutta la settimana e hanno razionato i prelievi al bancomat, dovrebbero finire la liquidità se la Banca centrale europea non fornirà linee di credito di emergenza. Il portavoce della banca centrale greca ha reso noto che l'istituto presenterà una richiesta alla Bce per chiedere di aumentare il programma Ela. "La Banca di Grecia farà la richiesta oggi, e crediamo che siano ragioni valide per avere un aumento della liquidità Ela, non c'è ragione per non aumentare la liquidità", ha detto Gabriel Sakellaridis alla tv Ant1. I partner di Atene la scorsa settimana avevano ammonito che la vittoria del "no" avrebbe significato tagliare i ponti con l'Europa e portare il sistema finanziario greco verso la bancarotta. Intanto, il presidente francese François Hollande e la cancelliera tedesca Angela Merkel hanno annunciato che si incontreranno domani a Parigi per discutere i risultati del voto. ((Redazione Milano, Reutersitaly@thomsonreuters.com, +390266129720, fax +3902 801149, Reuters messaging: ilaria.polleschi.reuters.com@reuters.net)) Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia