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Il caso Uk: 223 morti in un giorno, variante Delta Plus, pochi vaccinati tra i giovani

Andamento dei decessi per Covid-19 nel Regno Unito negli ultimi sei mesi, avvenuti entro 28 giorni dal primo test positivo (Photo: data.gov.uk)
Andamento dei decessi per Covid-19 nel Regno Unito negli ultimi sei mesi, avvenuti entro 28 giorni dal primo test positivo (Photo: data.gov.uk)

Il Regno Unito ha registrato il più alto numero di decessi per Covid negli ultimi sette mesi: 223 in un solo giorno. Oltremanica la situazione torna a preoccupare. Dallo stop delle restrizioni in estate a una nuova mutazione della variante Delta: sono diverse secondo gli esperti le cause del rapido peggioramento dell’epidemia. Cosa può imparare l’Italia dal caso Uk?

Andamento dei decessi per Covid-19 nel Regno Unito negli ultimi sei mesi, avvenuti entro 28 giorni dal primo test positivo (Photo: data.gov.uk)
Andamento dei decessi per Covid-19 nel Regno Unito negli ultimi sei mesi, avvenuti entro 28 giorni dal primo test positivo (Photo: data.gov.uk)

Il tasso di mortalità giornaliero nel Regno Unito è il più alto dal 9 marzo scorso, e ha portato il bilancio settimanale di decessi a 911, 116 in più rispetto alla settimana precedente. Si tratta di un aumento di quasi il 15 per cento rispetto alla settimana precedente e, come riporta Bloomberg, il numero di decessi settimanali è il più alto di tutte le nazioni dell’Europa occidentale. Ma anche i casi di contagi giornalieri sono riesplosi nelle ultime settimane. Solo ieri sono stati 43.738 (su circa un milione di test), per un totale di 312.231 complessivi negli ultimi sette giorni, ossia 43.646 in più rispetto alla settimana precedente (+16,1 per cento). A cosa è dovuto questo aumento sensibile dei morti e dei nuovi positivi nel Regno Unito?

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Secondo gli scienziati i motivi sono molteplici. Innanzitutto è importante citare una mutazione della variante delta che si sta diffondendo in Gran Bretagna, nota come “delta plus”. Secondo gli esperti non è ancora da considerarsi una variante preoccupante, ma i dati ufficiali suggeriscono che circa il 6 per cento dei casi di Covid sequenziati geneticamente appartengono a questa nuova variante. Le ultime ricerche suggeriscono che “delta plus” sembra essere il 10-15 per cento più trasmissibile delle altre, ma che non può essere considerata l’unica causa dell’aumento di casi e decessi per Covid-19 nel Regno Unito. C’è dell’altro.

I giovani, oltremanica, sono la categoria più restia a vaccinarsi e, non a caso, i contagi in Uk stanno aumentando soprattutto tra i bambini delle scuole secondarie, in gran parte non vaccinati. Ben l’8 per cento dei bambini che frequenta le scuole secondarie ha il Covid. Come riporta Reuters, la diffusione dei casi tra i bambini sta rappresentando una delle principali cause del peggioramento della situazione a livello nazionale, oltre a destare preoccupazioni tra gli scienziati sul fatto che i vaccini vengano somministrati nelle scuole troppo lentamente, mettendo a rischio la sicurezza di giovani e adulti. I dati della scorsa settimana mostravano che solo il 28,8 per cento dei bambini di età compresa tra 12 e 17 anni aveva ricevuto una dose di vaccino. Non dimentichiamo inoltre che il Regno Unito a oggi è il paese europeo con meno restrizioni in Europa, stessa ragione per cui in Uk ogni progetto di Green Pass è stato accantonato. Ma i medici non sono d’accordo, e hanno lanciato un appello urgente al governo britannico affinché vengano reimposte le restrizioni per contrastare l’aumento di infezioni, ricoveri e decessi nel paese.

I leader sanitari hanno avvertito che il Regno Unito rischia di “inciampare in una crisi invernale” se il governo non mette subito in atto il suo “Piano B”, un impegno preso il mese scorso per reintrodurre misure restrittive, se i dati fossero peggiorati. Oggi questa ipotesi appare più che concreta, ma non sembra spaventare troppo il primo ministro Boris Johnson, il quale ha affermato che le attuali misure stanno mantenendo il virus “sotto controllo”. Solo qualche giorno dopo, però, il suo portavoce Max Blain ha dichiarato: “Stiamo iniziando a vedere che i ricoveri e i tassi di mortalità sono in aumento e chiaramente stiamo tenendo d’occhio questo aumento”. Infine, non scordiamo che l’immunità al virus in Uk, soprattutto in anziani e più vulnerabili, sta scemando prima che in altri Paesi, perché il Regno Unito ha iniziato a vaccinare prima di tutti in Europa.

Cause diverse tra loro, ma concomitanti nel determinare il peggioramento a cui stiamo assistendo oltremanica. Non si può dire lo stesso dell’Italia. Nel Belpaese l’accelerazione costante della campagna vaccinale e il mantenimento di quasi tutte le restrizioni hanno contribuito a tenere sotto controllo la pandemia negli ultimi mesi, come si evince dal grafico sottostante, che confronta l’andamento dei decessi per Covid nel Regno Unito e in Italia.

Grafici di: data.gov.uk, Gedi visual (Photo: Grafici di: data.gov.uk, Gedi visual)
Grafici di: data.gov.uk, Gedi visual (Photo: Grafici di: data.gov.uk, Gedi visual)

Il grafico in alto rappresenta l’andamento dei decessi per Covid-19 nel Regno Unito negli ultimi sei mesi, avvenuti entro 28 giorni dal primo test positivo. Come si può vedere, a partire dallo scorso luglio (quando è stato annunciato lo stop alle restrizioni) c’è stato un aumento graduale ma costante del numero dei decessi, che non si è ancora arrestato. Il grafico in basso, invece, riporta il numero dei decessi avvenuti in Italia giorno per giorno dall’inizio della pandemia. Se escludiamo i tre picchi verificatisi in concomitanza delle tre ondate (la prima nella primavera del 2020, la seconda nell’autunno dello stesso anno, e la terza ad aprile 2021) possiamo notare, a partire dalla scorsa primavera, una diminuzione significativa dei decessi. La tendenza in diminuzione si è leggermente arrestata tra agosto e settembre, quando i morti hanno ripreso a salire, anche se di poco, per poi diminuire nuovamente dalla metà di settembre.

Il caso del Regno Unito non va ignorato, anzi, ci può insegnare molto. Non è ancora il momento di abbassare la guardia, perché la sfida contro il Covid è tutt’altro che vinta. Completare in velocità la campagna vaccinale, immunizzando anche i più piccoli, e non allentare le restrizioni con troppo anticipo sembrano essere soluzioni imprescindibili per uscire dalla crisi pandemica.

Questo articolo è originariamente apparso su L'HuffPost ed è stato aggiornato.