Ilva, ridotto ricorso cassa integrazione, da 5.000 a 3.300 dipendenti
ROMA (Reuters) - Ilva e sindacati hanno raggiunto oggi, con la mediazione del governo, un accordo per la riduzione del numero di dipendenti in cassa integrazione straordinaria, da 4.984 a 3.300, del più grande gruppo siderurgico italiano. Lo riferiscono il ministero dello Sviluppo Economico, i sindacati e una fonte aziendale. La cassa integrazione, che riguarderà in media 2.500 persone, scatterà il 3 marzo, data ultima per la presentazione delle offerte vincolanti (e dei relativi piani ambientali) per l'acquisizione di Ilva. In lizza, da mesi, ci sono due cordate che fanno capo da un lato a Cdp, JSW Steel, Arvedi e Delfin e dall'altro ad ArcelorMittal e gruppo Marcegaglia. Le offerte saranno vagliate nei successivi 30 giorni, ha detto oggi la vice ministro Teresa Bellanova in una nota. L'intesa di oggi riguarda soprattutto i lavoratori dell'impiato di Taranto, il più grande d'Europa, ma anche, in misura nettamente minore (60 persone), quello di Marghera. I lavoratori potranno contare per il 2017 su un fondo statale di 24 milioni di euro per compensare il 70% della retribuzione. Non sono invece previste risorse supplementari da parte della Regione Puglia. Sul sito it.reuters.com le notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia