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Lavoro, boom di certificati medici al Sud

Tito Boeri, presidente dell’Inps (LaPresse)
Tito Boeri, presidente dell’Inps (LaPresse)

I lavoratori del Sud hanno salute più cagionevole. Aumentano del 7,9 per cento i certificati medici tra i dipendenti privati per malattia. I dati sono quelli diffusi dall’Inps e riguardano il confronto tra il 2017 e il 2018. Diminuiscono, invece, le assenze per malattia nel settore pubblico, sia al Nord che nel Mezzogiorno.

I furbetti del cartellino

I controlli per stanare i “furbetti del cartellino” sono diventati automatizzati e questo ha influito a far diminuire il numero delle assenze per malattia tra i dipendenti pubblici: -3,1 per cento in totale, con una diminuzione inferiore al Sud (-2,2 per cento), rispetto al Centro (-1 per cento) e al Nord (-5,5 per cento).

I dipendenti privati

Il dato che salta all’occhio è quello che riguarda i lavoratori del settore privato. Nel Mezzogiorno sono aumentato del 7,9 per cento, a fronte di un innalzamento della quota nazionale del 6,8 per cento. La percentuale dei lavoratori con almeno un giorno di malattia sul totale dei lavoratori, secondo l’Osservatorio del Polo unico di tutela della malattia adottato lo scorso anno dall’Inps, “rimane stabile nel settore privato (13 per cento), mentre nel settore pubblico la percentuale scende del 15 per cento del 2017 al 14 per cento del 2018”.

Meno giorni di malattia nel pubblico

Diminuiscono i giorni di malattia per i lavoratori pubblici (-7,3 per cento) nel terzo trimestre del 2018, con 702.280 certificati (-3,1 per cento), mentre i lavoratori privati registrano un aumento sia dei giorni di malattia che dei certificati. Da settembre 2017 è entrato in vigore il Polo unico sulla malattia con il passaggio all’Inps della competenza esclusiva sulle visite mediche di controllo, anche per l’81 per cento dei lavoratori pubblici.

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